Pdl, tesserati al partito anche i morti
Il caso scoperto a Campli alla vigilia della grande sfida lanciata da Gatti a Tancredi
TERAMO. Loro non potranno votare. Non perché sono malati o hanno cambiato partito. Non potranno votare, né Tancredi né i gattiani, perché riposano in pace. Nel giorno della verità da Campli arriva la notizia di morti tesserati al Pdl. Sono 14mila gli iscritti al Pdl teramano. E' un numero record. Inimmaginabile anche negli anni d'oro di Forza Italia in Abruzzo, quando Giancarlo Masciarelli, arrestato poi per lo scandalo della Fira, fece acquistare 10 mila tessere per il partito di Berlusconi.
Torniamo ad oggi. Il tesseramento è cominciato a giugno del 2011 ed è terminato a novembre ma, scorrendo la lista degli iscritti per esempio a Campli, alla lettera B compare il nome di un cittadino morto il 1º aprile del 2011: due mesi prima dell'inizio del tesseramento. E' una piccola ombra sulla madre di tutte le sfide teramane del centrodestra che si consuma oggi nel Parco della Scienza: Emiliano Di Matteo (leggi però Paolo Gatti) contro Paolo Tancredi.
Ma riandiamo a Campli. Per il congresso della Pdl, qui e non solo, le tessere sono lievitate. Nella città farnese il numero è vicino a 600. Le voci dicono 400 per Tancredi, 200 per Gatti. E' un numero pari a quasi il 10 per cento della popolazione, visto che il comune di Campli conta 7.500 abitanti. Per di più le tessere della Pdl superano di ben tre volte gli iscritti dell'altro grande partito locale, il Pd, che ne ha poco più di 200 e governa in paese. Ma dall'elenco degli iscritti sono spuntate sorprese. Non solo famiglie intere tesserate, compresi i figli; e gente che dice di essersi ritrovata nel Pdl senza saperlo, o persone disabili o anziane che mai hanno avuto la tessera, ma anche i morti si sono iscritti.
Il primo nome è quello che compare alla lettera B dell'elenco. Poi ce n'è un altro alla D, inserito tra i nomi di moglie e figlie. Poi un altro ancora: nella parte dell'elenco dove i cognomi cominciano con la T. Abbiamo fatto una doverosa verifica all'anagrafe del Comune: questi tesserati - e chissà quanti altri - sono deceduti davvero. Morti prima che partisse la poderosa campagna di tesseramento che è stata una prova di forza del Pdl teramano contro le altre anime del centrodestra abruzzese: da Piccone al duo Di Stefano-Febbo, passando per Sospiri Jr, per conquistare la leadership politica.
Ma i morti non contano. Non conteranno soprattutto oggi nell'arena del Parco della Scienza dove le 14mila tessere (con qualche punto interrogativo) suddivise in 6mila e 500 per Tancredi-Morra; 3mila per Chiodi-Di Dalmazio (che appoggiano i primi due) e 4500 per Gatti, avranno un volto, una penna e una scheda. Nel Pdl dicono che per Tancredi, che vanta la maggioranza, non sarà una passeggiata. Di fronte a sè, il senatore del Pdl ha Gatti, il più votato alle regionali vinte da Chiodi e il più lesto a piazzare i suoi uomini in enti strumentali, cda (Ruzzo) e nei consigli, anche a costo di vincere con il centrosinistra (Isola del Gran Sasso). A Tancredi non basterà una vittoria ai punti.
Torniamo ad oggi. Il tesseramento è cominciato a giugno del 2011 ed è terminato a novembre ma, scorrendo la lista degli iscritti per esempio a Campli, alla lettera B compare il nome di un cittadino morto il 1º aprile del 2011: due mesi prima dell'inizio del tesseramento. E' una piccola ombra sulla madre di tutte le sfide teramane del centrodestra che si consuma oggi nel Parco della Scienza: Emiliano Di Matteo (leggi però Paolo Gatti) contro Paolo Tancredi.
Ma riandiamo a Campli. Per il congresso della Pdl, qui e non solo, le tessere sono lievitate. Nella città farnese il numero è vicino a 600. Le voci dicono 400 per Tancredi, 200 per Gatti. E' un numero pari a quasi il 10 per cento della popolazione, visto che il comune di Campli conta 7.500 abitanti. Per di più le tessere della Pdl superano di ben tre volte gli iscritti dell'altro grande partito locale, il Pd, che ne ha poco più di 200 e governa in paese. Ma dall'elenco degli iscritti sono spuntate sorprese. Non solo famiglie intere tesserate, compresi i figli; e gente che dice di essersi ritrovata nel Pdl senza saperlo, o persone disabili o anziane che mai hanno avuto la tessera, ma anche i morti si sono iscritti.
Il primo nome è quello che compare alla lettera B dell'elenco. Poi ce n'è un altro alla D, inserito tra i nomi di moglie e figlie. Poi un altro ancora: nella parte dell'elenco dove i cognomi cominciano con la T. Abbiamo fatto una doverosa verifica all'anagrafe del Comune: questi tesserati - e chissà quanti altri - sono deceduti davvero. Morti prima che partisse la poderosa campagna di tesseramento che è stata una prova di forza del Pdl teramano contro le altre anime del centrodestra abruzzese: da Piccone al duo Di Stefano-Febbo, passando per Sospiri Jr, per conquistare la leadership politica.
Ma i morti non contano. Non conteranno soprattutto oggi nell'arena del Parco della Scienza dove le 14mila tessere (con qualche punto interrogativo) suddivise in 6mila e 500 per Tancredi-Morra; 3mila per Chiodi-Di Dalmazio (che appoggiano i primi due) e 4500 per Gatti, avranno un volto, una penna e una scheda. Nel Pdl dicono che per Tancredi, che vanta la maggioranza, non sarà una passeggiata. Di fronte a sè, il senatore del Pdl ha Gatti, il più votato alle regionali vinte da Chiodi e il più lesto a piazzare i suoi uomini in enti strumentali, cda (Ruzzo) e nei consigli, anche a costo di vincere con il centrosinistra (Isola del Gran Sasso). A Tancredi non basterà una vittoria ai punti.
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