Rabbuffo: «Murale indecoroso» 

Il consigliere della Lega contro l’iniziativa: «È di parte, un errore autorizzarla»

TERAMO. I murales realizzati dalla Casa del Popolo per rivendicare il diritto alla casa scatenato polemiche. A esprimere forti dubbi sull’iniziativa è il consigliere comunale della Lega che, al di là del merito della problematica richiamata dall’iniziativa, pone una questione di legittimità. «La Casa del Popolo è un’associazione fortemente e inequivocabilmente connotata politicamente: dunque come è possibile che i muri cittadini siano “concessi” ad una parte politica? È corretto consentire a qualcuno di imbrattare le pareti urbane?», evidenzia, «non si discute, qui, se i murales siano belli o brutti anche se la pratica di operare sui muri degli edifici, sulle quinte delle strade e ovunque vi sia una parete disponibile crea, a nostro parere, degrado e disordine e vorremmo che la nostra città ne fosse esente per non assumere la veste di periferia degradata».
Rabbuffo chiede se l’iniziativa fosse autorizzata. «Riteniamo di sì, altrimenti si sarebbe dovuti intervenire con rimozione dei murales e relative sanzioni», osserva, «dunque dobbiamo pensare che il sindaco abbia consentito che una associazione riferibile ad una parte politica e comunque non certamente espressione dell’intera comunità teramana utilizzasse a proprio criterio e piacimento i muri della città? È questa la concezione che questa amministrazione ha del rispetto dovuto a tutti i cittadini, la tutela dei beni e degli spazi della collettività? Riteniamo che imbrattare i muri pubblici non sia decoroso, né rispetti il principio di libertà di pensiero ed espressione».