Randi, l’uomo che creò l’industria teramana

8 Giugno 2019

Presentato alla Camera di commercio il libro curato da Trasarti che ripercorre la storia imprenditoriale e umana del fondatore della Spica e della Spea

TERAMO. Alla Camera di commercio è stato presentato il volume “Potito Randi: l’uomo, l’imprenditore, il mecenate”. Un libro, a cura di Emilio Trasarti, che ripercorre la vita imprenditoriale e non solo di Randi. Politico, chimico, imprenditore, fondatore della Spica di Castelli e Teramo e della Spea, Randi fu il principale artefice dell’industrializzazione di Teramo nel dopoguerra. «Potito Randi è stato un gigante dell’imprenditoria nazionale», ha affermato il presidente di Confindustria Teramo Cesare Zippilli. «Oggi siamo abituati alle più moderne tecnologie grazie alle quali poter fare impresa è diventato più semplice e alla portata di molti. Pensate invece a tutte le difficoltà dell'imprenditoria del 900, specie poi durante il secondo dopoguerra in Abruzzo. Ebbene in un contesto simile, Randi creò la prima industria della provincia di Teramo, dando lavoro ad un numero enorme di cittadini. Per questo motivo chiamare Randi semplicemente imprenditore è riduttivo. Fu un vero e proprio mecenate, un pioniere, un innovatore». È intervenuto anche il presidente di Confindustria Abruzzo Agostino Ballone: «Non oso immaginare cosa avrebbe potuto fare un imprenditore come Randi con le moderne tecnologie o anche solo avendo a disposizione il traforo del Gran Sasso e l'autostrada. Quello che ha dato a tutta la provincia è un vanto per noi e ho quindi subito acconsentito a concedere il patrocinio ad un libro che spero possa portare il nome e la vita di Randi ad essere ancora più conosciuti ai nostri cittadini ». «È solo grazie a Randi», ha detto il presidente della Camera di commercio Gloriano Lanciotti, «se il nome di Castelli è conosciuto in Italia e nel mondo grazie alle sue ceramiche. Come è riportato nel libro, Randi fu anche un politico eccellente, sindaco di Castelli per due mandati nonché presidente della camera di commercio. Uomini come lui ce ne sono stati pochi in questa Provincia ed è un dovere per tutti noi ricordarlo». Infine è intervenuto il curatore del libro. «Nel volume», ha detto Trasarti, «ho riportato dati e aneddoti, con tanto di fotografie dell'epoca, della straordinaria vita di un uomo così importante per il nostro territorio. Non è stato facile comporre un puzzle così complicato, ho dovuto dividere il volume in più paragrafi per la vastità degli argomenti, dalla politica all'economia, passando ovviamente per la sua opera imprenditoriale». Il ricavato della vendita del libro sarà interamente destinato alla creazione di borse di studio dell'istituto d'arte di Castelli.
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