TERAMO

Scappa dalla guerra in Ucraina e partorisce a Sant'Omero

La storia di Khrystyna, mamma fuggita dai bombardamenti e ospitata a Giulianova: il suo quinto figlio è nato in Abruzzo, pesa tre chili e 700 grammi e sta bene 

SANT'OMERO. Primo parto di una profuga ucraina in provincia di Teramo. Quella di Khrystyna è la storia di una mamma di quattro figli in attesa del quinto che viveva a Dnipro e che ha vissuto i bombardamenti nella sua città. Inizialmente lei e suo marito in maniera volontaria  aiutavano i concittadini nei campi di accoglienza, successivamente, con l’avvicinarsi della data prevista per il parto, hanno deciso di venire in Italia per far nascere il bambino in un luogo sicuro.

La coppia è arrivata in Italia il 24 febbraio ed è stata accolta a Giulianova da un'amica che già viveva lì. La famiglia è stata ospitata in un hotel a Giulianova e grazie alla rete di servizi socio sanitari tra territorio (Protezione Civile, centri hub) e ospedale di Sant'Omero  è stato possibile garantire una fine gravidanza e una nascita sicura e serena del bambino. Il piccolo è nato nell’Uoc di Ostetricia e Ginecologia di Sant’Omero, diretta da Alessandro Santarelli, il 4 giugno alle 23:07 e pesa 3 chili e 700 grammi. Sia la mamma che il piccolo stanno bene: oggi vengono dimessi.

La donna è una psicologa e una nutrizionista, nel suo Paese seguiva le mamme nella preparazione al parto: si è offerta di collaborare per aiutare le connazionali ucraine che vorranno partorire nelle strutture della Asl di Teramo.