ESPLOSIONE A MUTIGNANO

Superstiti sotto choc: "Sembrava un uragano, poi le fiamme"

Il padrone di casa accusa: "Perché quel tubo tra le case?"

Seduto su una sedia a rotelle nel pronto soccorso dell'ospedale di Atri (Teramo), Enzo Romanelli è ancora sotto choc e continua a chiedersi: «Perché hanno costruito il gasdotto proprio in mezzo alle nostre case?». Romanelli è il proprietario dell'edificio semidistrutto a valle dell'incendio prodotto dal gasdotto, e delle case della famiglia Ferretti.

Romanelli stava ristrutturando la casa paterna per il figlio e la nuora. «Stamattina dovevano portare i materassi, poi sarebbe stata conclusa. Io ci sono nato in quella casa e mi chiedo perché abbiano costruito il gasdotto proprio in mezzo ai nostri fabbricati in campagna. È tutto distrutto, ora chissà quando me la ricostruiranno». Secondo la sua ricostruzione, il gasdotto è lì almeno dagli anni '70, «ma non potevano spostarsi di 100 metri? - si chiede Romanelli -. Ero venuto questa mattina alle 6.30 per dare da mangiare al mio cane Kira: quando sono andato a vedere le condizioni della casa mi sono sentito male. Cercavo Kira, ma non è rimasta neanche la catena», ha concluso sconsolato Romanelli. 

leggi anche: Pineto, Gasdotto esploso: otto feriti Tre abitazioni in fiamme e otto persone che hanno avuto bisogno di cure mediche: è il bilancio dell'incendio scoppiato questa mattina alle 8 a Mutignano, frazione di Pineto. In ospedale anche un bambino, grave la mamma. La burrasca di vento ha deviato le fiamme salvando una famiglia. La Forestale: non c'è stata alcuna frana.
Anche Anna Calandra è in ospedale. E' ancora distesa sul lettino del pronto soccorso, le sue condizioni fisiche sono buone, ma è ancora visibilmente sotto choc. Occhi rossi, respiro affannato, dice solo: «un boato, poi porte e finestre aperte violentemente da quello che per me era un tornado, un uragano. Ho pensato al maltempo, ma all'improvviso tutto è diventato giallo, poi le fiamme». La donna, sposata con un Ferretti, è testimone diretta del grave incidente al gasdotto della Snam di Mutignano avvenuto questa mattina alle 7.45. «Ho preso i bambini, sono fuggita dalla finestra sul retro, ma non mi ero resa conto che fosse il gas. Mia figlia ha chiamato il 118 e poi sono arrivati i soccorsi». Anna Calandra conferma come tre anni fa fossero stati fatti dei lavori di consolidamento al tubo che scorreva a 40 metri dalle case e che erano durati qualche mese.