Team, i conti non tornano sindacati pronti alla lotta
Cgil, Cisl, Uil e Fiadel: «Siamo stufi delle accuse fra Brucchi e l’ad Troiano Fate subito chiarezza sulla situazione finanziaria o siamo pronti alla protesta»
TERAMO. Team-Comune: un braccio di ferro sui fondi che non preannuncia nulla di buono. I sindacati esternano tutta la loro preoccupazione sull’attuale situazione della società mista. Lo scontro è sulle rimesse che il Comune fa alla Team: puntuali secondo il sindaco Maurizio Brucchi, con notevoli ritardi per l’amministratore delegato Paolo Troiano. Tanto da spingerlo ad annunciare che se i ritardi dovessero continuare sarà difficile gestire l’azienda. E all’orizzonte si profila lo spettro del blocco della raccolta della spazzatura.
«Nelle settimane scorse le organizzazioni sindacali hanno avuto modo di affrontare, separatamente, con i due protagonisti della querelle il problema relativo ai debiti del Comune nei confronti della municipalizzata, che rischierebbero di paralizzare l'attività della società», spiegano Amedeo Marcattili, Fabio Benintendi, Riccardo Di Giacomo e Massimo Di Carlo rispettivamente di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, «ad oggi abbiamo dovuto constatare che ciascuno dei protagonisti si è preoccupato di procedere in ricostruzioni contabili di fatto prive di qualsiasi tipo di riscontro cartaceo. Sul fronte dell'amministrazione comunale stiamo ancora attendendo la convocazione da parte del sindaco di un incontro a tre, sul fronte societario stiamo aspettando risposte su una serie di rivendicazioni avanzate da tempo e che riguardano la trasformazione di contratti part time in tempo pieno (giustificate da un uso elevato di straordinari), la sistemazione della posizione contrattuale degli addetti al verde pubblico e di altre figure impiegatizie».I sindacati ribadiscono che «non solo le risposte auspicate non arrivano, ma non si riesce ad avere nemmeno l'informativa prevista dal contratto che consentirebbe di fare emergere un quadro chiaro della situazione aziendale» e che «l' unica cosa certa è che si continua a discutere sulle spalle dei lavoratori, che intanto non hanno percepito i buoni pasto». Chiedono l'immediata apertura di un tavolo istituzionale altrimenti ricorreranno «a tutte le forme di protesta possibili».
Sulla questione intervengono anche Paolo Albi e Valdo Di Bonaventura di “Città di virtù”: «Da anni poniamo ripetutamente il grave problema della Team nonchè delle pesanti illegittimità e dei grossolani errori compiuti sulla vicenda dall'amministrazione comunale. Ora sembra che il bubbone stia per scoppiare. Illegittimità amministrative di vario tipo, dalla non verifica dei requisiti del socio, alla illegittima proroga prima addirittura tentata per 11 anni e solo grazie alla nostra ferma opposizione poi ridotta a 5, alla mancanza a tutt'oggi di una convenzione, all'insabbiamento per un lungo periodo della questione della certificazione antimafia». I consiglieri comunali parlano, fra l’altro di «assunzioni clientelari che hanno gonfiato i costi della società».(a.f.)