Teatro romano, due bambini feriti da una delle antiche pietre

26 Maggio 2022

Sono alunni della scuola Sarti, entrambi sono stati colpiti alle gambe dal masso scivolato da una pila Erano impegnati in un progetto didattico ma quell’area risulta accessibile solo insieme alle guide

TERAMO. Un incidente che poteva avere conseguenze ben più gravi ma che, fortunatamente, ha visto le piccole vittime tornare a casa con una prognosi di quindici giorni dopo qualche ora trascorsa in ospedale. Tanta paura e momenti di forte concitazione, poi le rassicurazioni e gli accertamenti sull'episodio che ieri mattina ha coinvolto due bambini, feriti da una grossa pietra all'interno del teatro romano durante un'uscita didattica.
L'incidente si è verificato poco prima delle dieci: gli alunni della scuola elementare Sarti di Piano della Lenta erano impegnati nel progetto “Raccontiamo Teramo”, iniziativa che ha portato nei mesi scorsi gli studenti dell'istituto comprensivo Savini-San Giuseppe-San Giorgio in diversi siti storici della città per scoprirne bellezze e segreti. Ieri doveva essere la giornata conclusiva del progetto: le classi sono giunte dinanzi alla chiesa di San Bartolomeo e un gruppetto della classe quinta si sarebbe avviato all'interno del teatro.
Qui i due bambini sono rimasti feriti alle gambe da una delle antiche pietre, che sarebbe scivolata da una pila. Subito sono scattati i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia locale, la volante egli operatori del 118. Questi ultimi hanno trasferito in ospedale i pazienti, di dieci e undici anni. Le famiglie, subito avvisate, si sono precipitate al “Mazzini” come ha fatto anche la dirigente Adriana Sigismondi. Dopo gli accertamenti, a uno dei bambini è stata riscontrata una infrazione del cuboide del piede e gli è stato applicato un tutore, al compagno alcune escoriazioni alla gamba. Per entrambi quindici giorni di prognosi. Al teatro romano si sono precipitati il sindaco Gianguido D'Alberto e il vice Giovanni Cavallari che poco dopo insieme all'assessore Andrea Core, al presidente TeAm Sergio Saccomandi, alla dirigente Sigismondi e ai dirigenti del Comune, hanno tenuto una conferenza stampa. Un dato è emerso con chiarezza: l'area del teatro romano non è accessibile né aperta al pubblico. È possibile entrare solo con l'autorizzazione del Comune e con la guida del personale del polo museale. Circostanze, queste, che ieri c'erano ma l'ingresso del gruppetto sarebbe avvenuto prima dell'arrivo della guida dal cancello aperto della TeAm che sta eseguendo lavori di sfalcio. «Non vi era autorizzazione all'accesso nell'area interna del teatro in assenza del personale del Comune, per il resto attendiamo gli accertamenti delle autorità», ha detto il sindaco, «gli alunni con gli insegnanti dovevano stare fuori e attendere l'operatore per entrare. Ci saranno le indagini del caso per capire cosa è successo, ora l'augurio è solo che i bambini si rimettano al più presto», ha aggiunto Sigismondi.
Il teatro romano, dove è stato di recente terminato l'abbattimento dei palazzi Adamoli e Salvoni, non è area di cantiere: il sindaco l'ha chiarito sottolineando come le pietre presenti nel sito non siano mai state spostate negli ultimi decenni né in tempi recenti. Sulla dinamica dell'incidente D'Alberto non si sbilancia: «Ci saranno i dovuti accertamenti, da parte mia e dell'amministrazione giunga un grande abbraccio ai bambini feriti e alle famiglie. Incidenti così non devono ripetersi».
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