Teramo, cade al cimitero: Comune condannato
Anziana donna scivola sul pavimento bagnato per un rubinetto rotto e non aggiustato: sarà risarcita con 90 mila euro
ALBA ADRIATICA. L’incipit è nel 2009 quando la signora Maria (nome di fantasia) va al cimitero per pregare sulla tomba di un familiare e scivola sul pavimento di marmo bagnato dall’acqua che esce da un rubinetto rotto. Si frattura il femore, resta bloccata per più di un mese e, cosa che le pesa di più, in questo periodo non può recarsi al cimitero. Cinque anni dopo un giudice condanna il Comune di Alba Adriatica a pagarle quasi 90mila euro di danni per quella caduta perchè, scrive nella sentenza, «l’ente non ha evitato il verificarsi dell’evento dannoso, anzi riconoscendo il difetto di manutenzione della vasca con rubinetto a servizio del cimitero». Le sentenze hanno anche una funzione comunicativa: fanno parte del bagaglio pubblico sul come una società considera se stessa e i rapporti tra enti e cittadini.
E allora, anche se la crisi taglia i fondi agli enti locali e le casse sono sempre al più verde, c’è il codice, in questo caso quello civile, a ricordare che ci sono delle responsabilità oggettive. «Perchè», scrive il giudice civile Patrizia Carota, «senz’altro la fuoriuscita di acqua sulla pavimentazione di marmo del cimitero costituisce una vera e propria insidia atteso il color bianco del marmo e la trasparenza dell’acqua, circostanze che non rendono facilmente rilevabili al passante le eventuali pozze presenti».
Che in quegli anni al cimitero questa situazione fosse più che evidente il giudice l’ha dedotto anche dal racconto di un testimone oculare. «La prova dell’an debeatur», scrive ancora il magistrato, «è stata fornita a seguito di escussione del testimone oculare il quale ha riferito: “mi trovavo ad un paio di metri dalla signora al momento della caduta della stessa. Confermo che la donna è scivolata sul marmo sul quale era presente dell’acqua. Ricordo che anch’io ho rischiato di cadere a causa del marmo bagnato. L’acqua proveniva da una fontanella lì vicino che presentava una perdita. La vasca perdeva acqua». Nel corso dell’istruttoria avviata dopo il ricorso della donna (assistita dall’avvocato Sigmar Frattarelli) il giudice ha acquisito una relazione della polizia municipale nella quale «si conferma la fuoriuscita d’acqua dalla vasca con rubinetto con il parere di un intervento manutentivo da parte del Comune per sanare l’inconveniente. Ne consegue la piena conferma della responsabilità dell’ente». Che, secondo il giudice, ha violato gli obblighi imposti dalla legge al custode di beni pubblici qual è l’ente in questione a cui spetta sempre l'obbligo di manutenzione. Anche quando lo Stato taglia i fondi e le casse sono al verde.
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