Teramo, scuole e terremoto: Brucchi ottiene Musp da 600 posti
Il sindaco a Roma incassa l’ok ai moduli in carpenteria metallica invece dei container dalla vita breve. Costano di più e accoglieranno meno dei 900 alunni previsti inizialmente. I tempi: meno di sei mesi
TERAMO. I Musp dureranno 25-30 anni. Non saranno tanto provvisori i moduli che il Comune installerà nell'area della D'Alessandro per accogliere gli studenti delle scuole da adeguare a misure antisismiche. La tipologia di strutture da posizionare in città è stata definita ieri, nell'incontro con il commissario alla ricostruzione Vasco Errani al quale hanno partecipato, oltre al sindaco Maurizio Brucchi, il direttore dell'ufficio regionale per la ricostruzione Marcello D'Alberto e il governatore Luciano D'Alfonso.
Il primo cittadino dunque ha optato per moduli all'avanguardia in carpenteria metallica, sul modello di quelli installati a Mirandola, in provincia di Modena. «Non c'interessano i container che hanno una vita di cinque anni e sono meno rifiniti», sottolinea Brucchi, «ma vogliamo strutture avanzate che possano diventare quasi definitive». I Musp, insomma, rivestiranno la caratteristica di quella struttura jolly ritenuta fondamentale per dare avvio in tranquillità agli interventi sulle scuole che hanno indici di resistenza sismica più bassi. «Prende corpo il polo che avevamo già progettato», sottolinea il sindaco, «e grazie al quale potremo dare agli studenti una collocazione sicura». Le strutture di carpenteria metallica costeranno però circa 1.100 euro al metro quadro, più del doppio dei container. Il Comune, dunque, dovrà ridurre la quantità di Musp richiesta e di conseguenza avrà meno posti. Dagli 889 previsti inizialmente, infatti, la disponibilità di spazio sarà limitata a 600 studenti. Per il sindaco si tratta di una soluzione efficace. «Perdiamo un po' di quantità», afferma, «ma aumenteremo di molto la qualità dei moduli che ci permetteranno di affrontare e risolvere il problema della sicurezza delle scuole». Anche i tempi d'installazione dovrebbero essere più brevi rispetto ai sei mesi previsti finora, ma Brucchi non si sbilancia su una scadenza certa.
Di sicuro oggi il sindaco terrà una riunione operativa con D'Alberto, il dirigente dell'ufficio tecnico Remo Bernardi e altri collaboratori per definire la procedura di acquisizione e montaggio dei Musp. Al Comune, infatti, è stata lasciata la facoltà di scegliere il percorso che preferisce: gestire direttamente la gara d'appalto o limitarsi agli interventi preliminari, come l'allestimento della piattaforma su cui posizionare i moduli e lasciare al ministero dell'Istruzione il compito di acquistarli. «Valuteremo le diverse opzioni», assicura il primo cittadino, «e adotteremo la soluzione più rapida». Nella riunione convocata per questa mattina, inoltre, sarà stilata una relazione tecnica da inviare a Roma con i dettagli relativi ai Musp da installare nell'area della D'Alessandro.
In settimana, infine, saranno completate le verifiche di terzo livello sulle sei scuole risultate con indice di resistenza sismica inferiore a 0.2 nella scala di valori che stabilisce a 1 il massimo grado di sicurezza sismica. «A quel punto avremo il quadro completo della situazione», annuncia Brucchi, «e decideremo quali strutture non riaprire alla ripresa delle lezioni».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il primo cittadino dunque ha optato per moduli all'avanguardia in carpenteria metallica, sul modello di quelli installati a Mirandola, in provincia di Modena. «Non c'interessano i container che hanno una vita di cinque anni e sono meno rifiniti», sottolinea Brucchi, «ma vogliamo strutture avanzate che possano diventare quasi definitive». I Musp, insomma, rivestiranno la caratteristica di quella struttura jolly ritenuta fondamentale per dare avvio in tranquillità agli interventi sulle scuole che hanno indici di resistenza sismica più bassi. «Prende corpo il polo che avevamo già progettato», sottolinea il sindaco, «e grazie al quale potremo dare agli studenti una collocazione sicura». Le strutture di carpenteria metallica costeranno però circa 1.100 euro al metro quadro, più del doppio dei container. Il Comune, dunque, dovrà ridurre la quantità di Musp richiesta e di conseguenza avrà meno posti. Dagli 889 previsti inizialmente, infatti, la disponibilità di spazio sarà limitata a 600 studenti. Per il sindaco si tratta di una soluzione efficace. «Perdiamo un po' di quantità», afferma, «ma aumenteremo di molto la qualità dei moduli che ci permetteranno di affrontare e risolvere il problema della sicurezza delle scuole». Anche i tempi d'installazione dovrebbero essere più brevi rispetto ai sei mesi previsti finora, ma Brucchi non si sbilancia su una scadenza certa.
Di sicuro oggi il sindaco terrà una riunione operativa con D'Alberto, il dirigente dell'ufficio tecnico Remo Bernardi e altri collaboratori per definire la procedura di acquisizione e montaggio dei Musp. Al Comune, infatti, è stata lasciata la facoltà di scegliere il percorso che preferisce: gestire direttamente la gara d'appalto o limitarsi agli interventi preliminari, come l'allestimento della piattaforma su cui posizionare i moduli e lasciare al ministero dell'Istruzione il compito di acquistarli. «Valuteremo le diverse opzioni», assicura il primo cittadino, «e adotteremo la soluzione più rapida». Nella riunione convocata per questa mattina, inoltre, sarà stilata una relazione tecnica da inviare a Roma con i dettagli relativi ai Musp da installare nell'area della D'Alessandro.
In settimana, infine, saranno completate le verifiche di terzo livello sulle sei scuole risultate con indice di resistenza sismica inferiore a 0.2 nella scala di valori che stabilisce a 1 il massimo grado di sicurezza sismica. «A quel punto avremo il quadro completo della situazione», annuncia Brucchi, «e decideremo quali strutture non riaprire alla ripresa delle lezioni».
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