Teramo, tasse e multe comunali: il recupero vale 10 milioni di euro
L'assessore alle finanze Alfonso Di Sabatino: «La rottamazione delle cartelle decisiva per il Comune»
TERAMO. La "rottamazione" delle cartelle esattoriali può fruttare al Comune dieci milioni di euro. E' questo il gettito stimato dall'ente per l'operazione, approvata nell'ultima seduta consiliare prima delle dimissioni del sindaco, per il recupero di tasse locali e multe non pagate dai cittadini. L'iniziativa riguarda oltre 31mila contribuenti morosi che, tramite la presentazione di un'istanza alle società di riscossione che operano per conto dell'amministrazione, potranno ottenere l'abbuono di sanzioni e interessi di mora sull'importo non versato, con l'ulteriore possibilità di rateizzarlo fino a settembre dell'anno prossimo. «Non si tratta però né di un condono né di una sanatoria», premette l'assessore alle finanze Alfonso “Dodo” Di Sabatino Martina, «ma di un riallineamento, che definiamo reimmissione in termini, di chi è in ritardo con i pagamenti».
I BENEFICI. I benefici sono sia a carico del contribuente moroso, che si vedrà detratta una parte della somma richiesta, sia per l'ente. Il Comune infatti rinuncerà a circa il 30% del gettito totale, ma darà respiro al proprio bilancio con potenziali entrate finora rimaste solo teoriche. «L'interesse dell'amministrazione sta nell'incentivare gli introiti, perché abbiamo una consistente anticipazione di cassa che può essere così contenuta», spiega l'assessore, «ma senza intaccare la consistenza dell'imposta». Per questo, dunque, la "rottamazione" non può essere considerata un condono. «Questa iniziativa risponde anche alle esigenze creata dalle nuove modalità di formazione del bilancio», evidenzia l'assessore, «secondo cui si può spendere solo quello che s'incassa». L'abbattimento delle sanzioni riguarderà in particolare Imu, Tari, Tasi, Cosap e imposte sulla pubblicità.
LE MULTE. A fare eccezione sono gli importi dovuti per le violazioni al codice della strada. Queste ultime, in quanto già sanzioni, prevedono solo la cancellazione degli interessi di mora. Le multe non pagate al Comune di Teramo ammontano a circa quattro milioni di euro che, dunque, verrebbero incassati quasi integralmente anche con la "rottamazione". Gli abbuoni ammonteranno, invece, a poco più di un milione e mezzo di euro per le imposte locali. La somma che l'amministrazione potrebbe ricavare dalle tasse non pagate è di poco superiore ai sei milioni di euro. Da qui deriva, dunque, il gettito complessivo di dieci milioni.
LE SOCIETÀ. Nell'operazione sono coinvolte le tre società di riscossione che operano per il Comune. L'importo più limitato riguarda le morosità sulla tassa per la pubblicità introita dalla Ica. Il totale dei mancati incassi ammonta a 635mila euro, che diventano 431mila con la cancellazione delle sanzioni per 204mila euro. Alla Tributi service, ex Cerin, mancano all'appello 4.3 milioni e con la "rottamazione" il Comune punta a introitarne poco meno di 3,3. La Soget, che ha gestito la riscossione fino all'avvicendamento con la Cerin, deve ancora incassare 2,7 milioni, ridotti a 2,3 per l'effetto dell'operazione approvata dal consiglio comunale.
IL TERMINE. Proprio la delibera approvata nel corso dell'ultima seduta prima delle dimissioni del sindaco Maurizio Brucchi farà salva l'iniziativa anche in caso di commissariamento del Comune. L'importante è che i contribuenti morosi rispettino i termini previsti. Entro il 20 giugno va presentata un'istanza a una delle tre concessionarie compilando il modulo scaricabile dai loro siti internet o da quello dell'amministrazione cittadina. «Il termine è perentorio, chi non presenta la richiesta entro il 20 giugno non potrà farlo in futuro, per cui invitiamo i cittadini interessati a cogliere questa opportunità». L'importo dovuto potrà essere suddiviso in quattro rate. «Se però si salta un versamento, l'operazione non si perfeziona», conclude Di Sabatino Martina, «anche per questo non si tratta di una sanatoria».
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