TERAMO
Truffa con gli amuleti, maga patteggia
La donna è accusata di aver spillato 15mila euro a una ventenne minacciando di farla indagare e di fare del male alla madre
TERAMO. Per mesi ha spillato soldi ad una studentessa universitaria rifilandole amuleti che, secondo la sua versione di maga, le avrebbero fatto risolvere alcuni dei problemi, da quelli di cuore a quelli di salute. Circa quindicimila euro che la ragazza le ha versato su una Postepay. Poi quando ha visto che la studentessa cominciava ad avere difficoltà nel trovare il denaro ha pensato bene di minacciarla preannunciando problemi di salute alla madre e, non contenta, anche di rovinarle la vita grazie a fantomatiche indagini di un suo presunto marito finanziere. E’ finita con un patteggiamento ad un anno e quattro mesi per truffa e tentata estorsione la vicenda giudiziaria che ha visto indagata una maga 35enne del Teramano. L’inchiesta del pm Laura Colica si è conclusa ieri mattina con il rito alternativo del patteggiamento chiesto dall’imputata e avvenuto davanti al gup Domenico Canosa. Il caso è scoppiato l’anno scorso quando la ragazza, una studentessa poco più che ventenne, ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare. Soprattutto dopo l’ultima uscita della maga che, non riuscendo più ad avere i soldi, l’ha minacciata preannunciandole delle indagini su di lei fatte dal marito finanziere (che non esiste). Solo allora la giovane ha scelto di raccontare e di chiedere aiuto. E la sua richiesta non è caduta nel vuoto visto che le indagini sono scattate immediatamente e in poco tempo gli investigatori sono riusciti raccogliere vari elementi poi finiti nel rapporto alla Procura. Tutto è iniziato quando la ragazza, molto probabilmente attraversando un periodo particolare della sua vita, ha scelto di rivolgersi ad una maga. Quest’ultima le ha detto che aveva bisogno di amuleti che le avrebbero portato fortuna. Amuleti molto costosi visto che la studentessa ha dovuto sborsare più di 15mila euro per averli. E, molto probabilmente, avrebbe continuato a pagare se avesse avuto altri soldi. Poi sono arrivate le minacce che l’hanno spaventata e convinta a chiedere aiuto.
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