Turista scippata: ridatemi i miei ricordi

11 Luglio 2012

TORTORETO. «Tenetevi i soldi, ma ridatemi indietro i miei ricordi». E' questo il disperato appello di Lucia G., una turista milanese in villeggiatura a Tortoreto, ancora scossa a causa dello scippo...

TORTORETO. «Tenetevi i soldi, ma ridatemi indietro i miei ricordi». E' questo il disperato appello di Lucia G., una turista milanese in villeggiatura a Tortoreto, ancora scossa a causa dello scippo subito venerdì scorso mentre passeggiava in bicicletta con il marito. Il furto è avvenuto verso le 23.30, quando un uomo in bicicletta, con il viso coperto da un berretto, ha superato la coppia in via Magellano, afferrando la borsa del supermercato che conteneva lo zainetto nero della donna e che era riposta nel cestino della bici. Ne sono seguiti lunghi attimi concitati, con un pericoloso inseguimento in bici per le strade del centro cittadino di Tortoreto Lido gremito di gente. Ma il furfante l'ha fatta franca e la coppia ha visto fuggire via tutto il contenuto della borsa.

«Nello zaino avevo diverse centinaia di euro per le vacanze, il mio telefonino, quello di mio marito, i documenti e un vecchio ruzzolo, una trottola di legno ricordo di mio padre che non c'è più: sono davvero disperata perché nei telefoni c'era tutta la mia vita e la trottola aveva un grandissimo valore affettivo per me», racconta Lucia, che poi tenta un ultimo atto di speranza: «Chiedo al ladro, o a chiunque possa trovare qualcosa, di mettersi una mano sulla coscienza e riportarmi almeno la trottola, e magari anche le memorie dei telefoni ed i docu menti, nello stabilimento che tanto ci ha accolti e aiutati, il Lido Sirena di Tortoreto, lasciando il tutto, anonima-mente, in un cestino dello chalet stesso. Tenetevi i soldi, sono un bel bottino, ma aiutatemi: sono disperata». In Lucia però non c'è solo tanto sconforto per il furto, ma anche amarezza: Dopo l'inseguimento siamo andati dai carabinieri, ma la caserma era chiusa. Sia la volante che ci ha assistiti, sia il militare incontrato il giorno dopo per la denuncia, hanno fatto per noi il massimo possibile, però non basta: per strada non si vedono mai forze dell'ordine, ma solo ausiliari fare multe alle auto in sosta. Non c'è sicurezza e le donne devono stare molto attente. Ringrazio di cuore tutte le persone che ci hanno aiutato ed assistito in tutti i modi, ma io, che vengo da 15 anni, sto pensando di andare via subito e non tornare più».©RIPRODUZIONE RISERVATA