«Valle Castellana resti in Abruzzo e passi in Val Vibrata» 

Appello del Movimento civico di Rubini e Di Matteo in vista del referendum promosso per andare nelle Marche

VALLE CASTELLANA. «Valle Castellana rimanga in Abruzzo ed entri a far parte dell’Unione dei comuni della Val Vibrata». Sono Domenico Di Matteo e Tito Rubini, rispettivamente presidente e vice presidente del Movimento civico Val Vibrata – Monti della Laga, a lanciare la controproposta per scongiurare l’annessione del comune montano alla regione Marche.
L’8 marzo, infatti, nel paese di 911 abitanti si terrà un referendum popolare proprio su questa possibilità. Nei giorni scorsi, il consigliere regionale marchigiano di Forza Italia Piero Celani aveva auspicato pubblicamente un voto favorevole dei cittadini al cambio di regione. A lui replica Di Matteo: «Stimo Celani, ma le sue dichiarazioni sono infelici e irrispettose nei confronti dell’Abruzzo e di Teramo. Lo invito a fare campagna elettorale per le regionali nelle Marche e non in Abruzzo. Il territorio teramano non è in vendita e il referendum serve solo a spaccare ulteriormente la popolazione. Invito inoltre Celani a collaborare con l’Abruzzo per risolvere le criticità nelle zone di confine, invece di trattare le nostre istituzioni come incapaci di gestire il territorio». Poi continua: «Capisco che i cittadini del comune montano si sentano abbandonati, in primis dal punto di vista delle infrastrutture e della viabilità. Invito quindi le istituzioni abruzzesi e teramane ad un’azione più incisiva nei confronti di Valle Castellana, mettendo da parte i colori politici».
A Di Matteo fa eco Rubini, che aggiunge: «Mentre si consuma tutto questo, si registra l’assenza assoluta del sistema politico e imprenditoriale abruzzese. Perdere una fetta di territorio così estesa, ma anche così importante dal punto di vista ambientale, storico e turistico, sarebbe un fatto gravissimo. La Regione verde d’Europa dovrebbe sfruttare le grosse opportunità turistiche che può offrire Valle Castellana, integrando il mare e la collina alla montagna. Auspichiamo, quindi, che vertici regionali e provinciali, ma anche i sindaci, intervengano a Valle Castellana prima del voto dell’8 marzo. Nei prossimi giorni, inoltre, incontreremo il presidente dell’Unione dei comuni della Val Vibrata Pietrangelo Panichi e proporremo che Valle Castellana entri a far parte dell’ente consortile come tredicesimo municipio».
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