MARTINSICURO
Violenze e lesioni a pubblico ufficiale: 4 arresti
Operazione della polizia dopo un controllo di routine lungo la statale Adriatica su un'auto considerata sospetta
MARTINSICURO. Quatto cittadini albanesi sono stati arrestati ieri sera per violenza e lesioni a pubblico ufficiale dagli agenti del reparto prevenzione crimine Abruzzo, in servizio di controllo straordinario nei Comuni della fascia nord della provincia teramana. Coordinati dal personale della squadra mobile, hanno bloccato i quattro a Villa Rosa di Martinsicuro (Teramo) mentre un quinto uomo è stato solo denunciato. Il fatto. Intorno alle 18.30, una pattuglia in transito sulla statale 16 decide di controllare una vettura con due uomini sospetti a bordo: il conducente dell’auto, alla vista dei poliziotti, accelera improvvisamente, poi si allontana e entra in un cancello aperto da cui ci si immette su una stradina laterale che sfocia in un reticolo di altre vie. Dopo un breve inseguimento, i poliziotti raggiungono la vettura che nel frattempo si è fermata. A bordo c’è un solo passeggero, non l’autista che viene successivamente rintracciato, nascosto in un canneto. Mentre gli agenti procedono ai controlli, dal piazzale attiguo di un autosalone, tre uomini scavalcano il muro di recinzione e si avvicinavano con atteggiamento minaccioso agli agenti: uno di essi, con mossa repentina e violenta, riesce a strappare dalle mani del personale di polizia i documenti dei due controllati e ordina agli altri di chiudere il cancello dell’ingresso della stradina brecciata con il lucchetto. Nel parapiglia, il conducente dell’auto si dilegua ma gli agenti riescono a dare l’allarme e a far dirottare sul posto un’altra pattuglia del 113, altri due equipaggi del reparto prevenzione crimine oltre a un rinforzo della squadra mobile. Alla fine, tutti e cinque gli uomini vengono bloccati. A fatica, quattro di essi (C.L., 34 anni, C.J. di 30, X E., 23, e T.I., di 28) sono stati arrestati per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre il quinto, un 30enne anche lui di origini albanesi, denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
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