In otto salvati dall’annegamento: ci sono anche cinque minorenni
Tragedie sfiorate per due famiglie del Nord: a metterle in difficoltà, le correnti vicino alle scogliere Provvidenziale l’intervento dei bagnini della Compagnia del mare: «Attenzione se si alza il vento»
VASTO. È di otto persone salvate da annegamento, 5 dei quali bambini, il bilancio di due disavventure a lieto fine capitate a due famigliole del Nord in vacanza in questi giorni a Casalbordino e Vasto. In entrambi i casi a mettere in difficoltà i bagnanti sono state le correnti che si formano vicino agli scogli. I protagonisti se la sono cavata solo con graffi contusioni e tanta paura, grazie agli assistenti bagnanti della Compagnia del Mare Lifeguard.
Marco Lurago e Alessandra Ulisse, sono gli angeli del mare che a Casalbordino, mercoledì pomeriggio, hanno salvato una famiglia lombarda con due bimbi di 12 e 10 anni. Il primo lavora al lido Marecuore, la seconda al villaggio turistico Poker. L'incidente è avvenuto nel tratto di mare antistante la spiaggia libera fra il Marecuore e il Poker. Per tutto il giorno il mare era stato calmo, ma nel pomeriggio si è alzato il vento. Vicino alla scogliera si sono formati dei mulinelli. Marco Lurago si è accorto che il ragazzino di 12 anni che si trovava su un materassino a forma di coccodrillo era in difficoltà. La madre ha cercato di aiutarla ma la corrente trascinava anche lei. Stessa scena con il padre. «A quel punto mi sono tuffato e ho raggiunto i bagnanti in difficoltà», racconta Lurago che per prima cosa ha spinto a riva il bambino in difficoltà. Poi Marco ha aiutato i genitori del piccolo a tornare a riva. La collega Alessandra Ulisse lo ha aiutato a medicare le ferite riportate dai bagnanti. E ancora una volta sotto accusa finisce la scogliera dove spesso la corrente diventa insidiosa. «Il nostro consiglio», dice Marco, «è non avvicinarsi alle scogliere quando si alza il vento. Il moto ondoso e la corrente diventano pericolosi».
Lo stesso problema si è ripetuto ieri mattina a Punta Penna nel canale fra il primo trabocco e la battigia. Alle 12,15 una donna arrivata in vacanza da Bergamo che era in acqua con i tre figli di 12, 10 e 8 anni, ha iniziato ad avere problemi. Un assistente bagnante della Lifeguard che era sulla torretta ha subito allertato Matteo Del Vecchio e Daniel Ranalli. I bagnanti erano vicini alla scogliera. «Li abbiamo raggiunti con due mezzi, un sup e un baywatch», racconta Matteo Del Vecchio. La madre nel tentativo di soccorrere i figli ha bevuto un po’ d'acqua. I quattro sono stati raggiunti, soccorsi e tranquillizzati. A parte la paura, fortunatamente stanno tutti bene.
Anche loro sono stati sorpresi dai mulinelli che il vento forma a ridosso degli scogli. Più volte l'autorità marittima ha lanciato inviti alla prudenza. Tanti bagnanti tuttavia non danno all'insidioso fenomeno delle correnti il giusto peso. «Che sia al mare o al lago», insiste l'autorità marittima, «quando si fa il bagno in acqua occorre prestare massima attenzione alle correnti e ai venti». Nelle acque marine ci si può imbattere in quelle che vengono definite rip current o correnti di risacca o nei cosiddetti mulinelli. Si tratta di un fenomeno che si verifica quando i venti si innalzano lo specchio d’acqua, apparentemente tranquillo, diventa mosso o addirittura molto mosso. In questo modo possono formarsi i mulinelli, vale a dire vortici in grado di risucchiare tutto ciò che si trova vicino o in prossimità.
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