CHE TEMPO FA
3bmeteo.com: "Piove troppo poco, è allarme climatico"
Come se non bastasse l'emergenza Coronavirus, i meteorologi paventano il deficit idrico ma in Abruzzo la diga di Penne è quasi al massimo della capacità
PESCARA. Come se non bastasse l'emergenza Coronavirus, l'Italia è chiamata ad affrontare un altro problema serio: quello climatico. “Su gran parte del nostro territorio non piove in modo significativo ormai da mesi, salvo casi localizzati, con deficit pluviometrici piuttosto pesanti su diverse regioni”. A confermarlo è il meteorologo di 3bmeteo.com, Edoardo Ferrara: “Tra le aree che soffrono maggiormente la carenza di pioggia segnaliamo quelle del Nord Italia, dove non transita una perturbazione significativa dal 18-20 dicembre dello scorso anno. Le cose non vanno molto meglio anche su molte zone del Centrosud, dove si è passato qualche fronte ma spesso indebolito e poco incisivo, con precipitazioni disomogenee, mal distribuite e nella maggior parte dei casi di modesta entità. Dopo un inverno sostanzialmente secco e termicamente sopra media (il più caldo mai registrato in Europa), anche la primavera si sta mostrando avara di precipitazioni (quando invece normalmente una stagione così vivace dovrebbe offrire spunti piovosi importanti). “Le grandi assenti negli ultimi 4 mesi" prisegue Ferrara "sono state le perturbazioni atlantiche, quelle che portano piogge diffuse e ben distribuite o che possono scavare importanti depressioni sui mari italiani. I (pochi) spunti instabili sono spesso giunti da Nord o da Est, ma con effetti in genere modesti salvo casi assai localizzati, dove si sono avute magari piogge anche importanti ma sempre e solo circoscritte temporalmente e spazialmente.
Potenziali problemi per l'approvvigionamento idrico. In questi giorni, è partita la stagione irrigua ma le riserve idriche sono già in sofferenza su diverse aree, specie al Nord e in particolare su Piemonte e Lombardia. Problemi anche al Centrosud dove tuttavia la situazione è più diversificata: la diga di Penne, in Abruzzo, è ad esempio quasi al massimo della propria capacità, così come i bacini piacentini del Tidone e del Molato; in Sardegna situazione ancora accettabile. Tuttavia altrove la situazione media è di deficit idrico. Deficit che potrebbe causare ulteriori problemi al settore agricolo, dove già si soffre la carenza di manodopera per l'emergenza Coronavirus. “Dobbiamo augurarci che almeno la fine di aprile e maggio portino con sé preziose piogge.”
Vortice polare forte. “Da metà dicembre e tuttora assistiamo a una netta predominanza dell'alta pressione non solo sull'Italia, ma anche su vaste porzioni d'Europa: deficit pluviometrici significativi si sono infatti registrati pure su gran parte dell'Europa centrale e orientale” osserva Ferrara. “Da metà dicembre, e almeno fino alla prima parte di marzo, il vortice polare si è dimostrato particolarmente forte sul Polo Nord. Immaginiamo questo vortice come una sorta di trottola: più il vortice è forte, più esso gira più velocemente su sé stesso concentrando gran parte del gelo che lo alimenta sopra l'Artico. Risultato: condizioni meteorologiche tempestose sul Nord Europa, dove i venti vengono esasperati, tempo invece spesso secco e con temperature ben oltre la media sull'Europa centro-meridionale e quindi anche sull'Italia. A dire il vero nell'ultimo periodo abbiamo assistito anche a uno sbilanciamento dell'alta pressione sul Nord Europa, tuttavia la sua matrice sub-tropicale rimane forte abbastanza da impedire l'ingresso delle perturbazioni atlantiche su Mediterraneo centrale e Italia.
Le previsioni per la prossima settimana. Nei prossimi giorni, il vortice polare dovrebbe subire un fisiologico indebolimento e questo consentirà probabilmente un maggiore dinamismo meteorologico sull'Europa. "Nella prossima settimana" prevede Ferrara "ci attendiamo il passaggio di una perturbazione che porterà un po' di pioggia soprattutto al Centrosud. Le temperature subiranno un calo, dopo il caldo anomalo atteso nel fine settimana con punte anche di oltre 25°C”.