ELEZIONI
Abruzzo alla Meloni, mugugni in Forza Italia e Lega
L'accordo sulla candidatura unica imposta da Roma provoca diverse reazioni anche nei Social. I dirigenti regionali non commentano. Ma già circolano i primi nomi
PESCARA. C’è l’accordo sulle regionali. E c’è l’accordo per un candidato di Fratelli d’Italia in Abruzzo. Il vertice del centrodestra di ieri pomeriggio a Palazzo Grazioli, residenza romana di Silvio Berlusconi, ha definito i criteri per candidature unitarie in Piemonte (forse un forzista), Abruzzo (Fdi), Basilicata (un civico di area Forza Italia), Sardegna (Lega). «Il centrodestra è vincente nel Paese», ha dichiarato una soddisfatta Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. «L'incontro è stato molto positivo: s'è sancita che andremo assieme alle prossime amministrative». Dall’Abruzzo gli fa eco Guerino Testa (ex presidente della Provincia di Pescara), in partenza per Roma dove oggi partecipa all’Isola Tiberina, con la Meloni, al tradizionale appuntamento con “Atreju”, la festa della destra italiana. «So che è stato un incontro positivo. Si è vista una grande collaborazione».
Deluso il sindaco forzista di Chieti Umberto Di Primio, dimissionario in vista della candidatura a governatore («o governatore e niente», ha dichiarato nei giorni scorsi). Il sindaco ha ricevuto la notizia durante una giunta comunale e non è parso gradire, anche se aspetta l’ultimo momento, il 4 ottobre, per decidere se ritirare o meno le dimissioni. Domani (sabato 22 settembre) ne parla a Fiuggi con Silvio Berlusconi e Antonio Tajani durante l’incontro del Ppe dove Di Primio è stato chiamato come relatore per l’Anci. Nessun commento per ora da parte dei dirigenti regionali dei partiti. Ma le reazioni alla decisione imposta da Roma non piace a tutti.
Il mal di pancia emerge dai Social, trapela dai primi commenti a caldo, trova sponda sulle prime parole del parlamentare di Forza Italia Antonio Martino: "Non lo acceteremmo mai". Una parte di forzisti e leghisti non ci sta a cedere, dopo L'Aquila, il posto alla Regione a quella che sarebbe la terza forza della coalizione. Il dissenso nasce anche dal fatto che in Abruzzo Forza Italia alle politiche dello scorso 4 marzo in controtendenza nazionale è stato il primo partito della coalizione, anche se di misura sulla Lega: alla Camera gli azzurri hanno ottenuto il 14,53 per cento, la Lega il 13,87, mentre Fdi il 4,95; al Senato Fi il 15,89, i salviniani il 14,01 e Fdi il 4,65. In campo nazionale alla Camera la Lega ha preso il 17,35 per cento dei consensi, Fi il 14, Fdi il 4,3; al Senato la Lega è stata il primo partito con il 17,61 per cento, Fi il 14,43 e Fdi il 4,26. In qualche comune si parla già di un passaggio di consiglieri e/o rappresentanti di Forza Italia e Lega a Fratelli d'Italia. Il candidato unico dev'essere digerito. Anche se se fanno i primi nomi. A cominciare dagli stessi Guerino Testa e del sindaco Di Primio.