INDAGINE CRESA

Abruzzo: terra di pochi inventori, ma di tanti marchi

Sono pochi gli Archimede: in sei mesi 466 domande con forte prevelenza di nuovi brand. La regione al 13° posto, L'Aquila fanalino di coda

PESCARA. L'Abruzzo, tanti nuovi brand, ma poche invenzioni: sono ancora troppo pochi gli "Archimede". E' quanto emerge dallo studio del Cresa (Centro regionale di studi e ricerche economico sociali, istituito dalle Camere di commercio abruzzesi). Nei primi 6 mesi del 2018 sono 466 le domande di brevetti, marchi e disegni. Fa riflettere il fatto che prevalgano principalmente le domande relative ai marchi (88,1%), mentre le domande di brevetto per invenzioni industriali costituiscono in Abruzzo il solo 4,3%. Questo valore è molto basso se paragonato con quello della media nazionale che sfiora il 13%. In questa regione, dunque, sono rari gli inventori di strumenti innovativi da applicare nelle aziende: secondo i dati, scarseggiano menti geniali pronte a cimentarsi nella creazione di prototipi. Particolarmente feconda, invece, la fantasia degli abruzzesi nel dar vita a nuovi brand. La tendenza può essere interpretata come il tentativo di reagire alla crisi che ha attanagliato l'Italia negli ultimi anni: dopo il fallimento spesso si risorge dalle ceneri con un nuovo marchio.

La fotografia del Cresa colloca l'Abruzzo al 13' posto nella graduatoria delle regioni, nella quale il primo posto spetta alla Lombardia con 10.607 domande (pari al 28,7% del totale italiano). Seguono il Lazio con 4.801 ed il Piemonte con 3.887 domande.

L'indagine del Cresa fornisce anche dei dati sulle singole province abruzzesi. Il primato spetta a Pescara, provincia nella quale sono domiciliate 193 domande totali (43,3% del totale regionale), seguita da Chieti (108 pari al 24,2%). "Fanalini di coda" L'Aquila e Teramo che registrano rispettivamente 53 domande pari all’11,9% e 92 domande corrispondenti al 20,6%). L'elemento che accomuna tutte le province è la superiorità delle domande per marchi e disegni rispetto a quelle per invenzioni industriali. Ovunque si supera l’80%. mentre le domande di disegni di brevetti per invenzioni industriali raggiungono la quota più elevata, ma inferiore all’8% a Chieti, mentre i brevetti per modelli di utilità superano il 10% solo a Teramo. Sempre dalle ricerche condotte emerge un incremento delle domande domiciliate da questa regione del 66,2% nell'arco temporale che va dal 2000 al 2017. Questa tendenza pone l'Abruzzo al decimo posto nella relativa graduatoria nazionale in cui il podio spetta al alcune regioni del Mezzogiorno(Basilicata: +217,3%; Calabria: +117,4%; Campania: +123,6%).

Antonella De Benedictis