Alle spiagge d'Abruzzo 14 Bandiere blu

Per la regione gli stessi riconoscimenti del 2011: 7 a Teramo, 6 a Chieti e uno all'Aquila

PESCARA. Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto, Silvi, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Vasto-Punta Penna-San Tommaso, San Salvo e Scanno. Sono queste le 14 le località costiere (Scanno sul lago omonimo) dell'Abruzzo che hanno ottenuto la Bandiera blu, un marchio di qualità assegnato, ogni anno, dalla Fee, la Fondazione per l'educazione ambientale.

Le 14 Bandiere blu sono andate alle stesse spiagge che le avevano ottenute l'anno scorso. Confermata anche la presenza del porto turistico Marina di Pescara, fra i 61 approdi segnalati.

L'edizione 2012 delle Bandiere blu premia 246 spiagge, tredici in più rispetto al 2011, che corrispondono a 131 comuni rivieraschi, cinque in più contro i 126 dello scorso anno. Al netto delle uscite (2), sono 7 quest'anno i comuni che entrano per la prima volta nella storia del riconoscimento. Cresce il Sud con nuove località sia in Campania che in Sardegna.

Queste sono le pagelle della 26ª edizione delle Bandiere blu assegnate dalla Fee, in collaborazione con Enel Sole, e consegnate, ieri a Roma, dal presidente della Fee, Claudio Mazza.

E' del 96% la percentuale delle conferme, comprese tre località lacustri, fra cui Scanno in provincia, e sono 61 gli approdi turistici premiati, due in meno rispetto alla precedente edizione.

Al netto di due uscite (Rimini in Emilia Romagna e Fiumefreddo in Sicilia), sono sette i comuni che entrano: Monopoli in Puglia; Melissa in Calabria; Anacapri in Campania; Petacciato in Molise; Palau in Sardegna; Ventotene nel Lazio, nelle isole Pontine; Sanremo in Liguria. Tra le veterane Grado in Friuli Venezia Giulia, Moneglia in Liguria, Santa Teresa di Gallura in Sardegna, Pollica in Campania, Castagneto Carducci in Toscana.

Per quanto riguarda Rimini, non compare, quest'anno, perché per il 2012 l'amministrazione comunale ha deciso di non richiederla.

Dopo la Liguria, con 18 bandiere, a pari merito con 16 località, seguono Marche e Toscana; poi Abruzzo con 14. Si porta a quota 13 la Campania, la Puglia arriva a 10. L'Emilia Romagna, senza Rimini, conta 8 riconoscimenti. Nessuna novità per il Veneto con 6 Bandiere Blu; 6 i vessilli anche per la Calabria che guadagna una località, cos come la Sardegna, che ottiene un riconoscimento in più rispetto all'anno scorso. Il Lazio sale a quota 5, mentre la Sicilia scende a 5, perdendo una località. Friuli Venezia Giulia e Piemonte riconfermano le 2 Bandiere blu dell'anno scorso, mentre il Molise guadagna un riconoscimento in più, ricevendo 2 Bandiere blu. La Basilicata e la Lombardia, confermano una sola Bandiera.

«In ogni caso devono esserci spiagge libere con le stesse attrezzature di quelle a pagamento garantite dal comune, e comunque l'accesso deve essere libero», ha spiegato Claudio Mazza, a proposito del caro-ombrellone, che non deve essere un obbligo. «A vincere, spiega Mazza, sono i comuni, i quali devono garantire servizi e attrezzature sulle spiagge».

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha rivolto un appello alla Fee per introdurre anche l'aspetto economico tra i criteri per l'assegnazione delle Bandiere blu.

«A nostro avviso», ha detto Rienzi, «tra i criteri seguiti per l'individuazione di quelle spiagge che ricevono l'ambita Bandiera blu, è necessario introdurre anche l'aspetto economico, ossia i prezzi per i vari servizi praticati presso le singole spiagge monitorate. Infatti non basta valutare la pulizia delle acque, il rispetto dell'ambiente, la presenza di strutture adeguate eccetera, ma serve anche valutare quali tariffe siano applicate sulla battigia, quali i prezzi di lettini, ombrelloni, cabine e le tariffe praticate dai vari stabilimenti balneari».

«Quest'anno infatti una giornata al mare costerà addirittura il 15% in più rispetto allo scorso anno», ha concluso. «Per tale motivo invitiamo la Fee a premiare le spiagge italiane che applicano tariffe economiche e convenienti per i bagnanti, inserendo i listini prezzi come elemento di valutazione dell'assegnazione delle Bandiere blu».

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