Alpini, la sfilata dei diecimila
Il grande corteo chiude i tre giorni di festa per l’80º dell’Ana Abruzzi
TERAMO. È il giorno della sfilata dei diecimila alpini. L’evento concluderà la tre giorni teramana che celebra l’80º anniversario della costituzione della sezione Abruzzi dell’Ana. Ieri, invece, Teramo ha accolto tra gli applausi il carosello della fanfara della brigata alpina Taurinense. In tanti si sono ritrovati in piazza Martiri della Libertà per vedere il suggestivo spettacolo.
I 35 musicisti della prestigiosa fanfara, nata nel 1965 a Torino e diretta dal maresciallo capo Marco Calandri, hanno eseguito musiche militari e brani sinfonici stregando i tanti spettatori presenti in piazza Martiri e nelle strade limitrofe. Il tutto è avvenuto dopo l’arrivo della bandiera di guerra del nono reggimento alpini e del labaro dell’Ana in piazza Orsini. Qui gli alpini, sfilando da viale Mazzini, hanno deposto una corona sotto il monumento ai caduti. Poi la fanfara Taurinense, sotto gli occhi del sindaco Maurizio Brucchi e del vice prefetto Salvatore Marino, ha salutato la gente con le note dell’inno di Mameli.
IL CONGRESSO. Il pomeriggio delle penne nere, reduci dalla cerimonia per la consegna del nuovo villaggio di Fossa, è iniziato con il congresso delle sezioni alpine europee alla Banca di Teramo. Nella sala Gambacorta dell’istituto di credito si sono riuniti i rappresentanti di undici sezioni di alpini emigrati (Germania, Lussemburgo, Romania, Bulgaria, Francia, Belgio, Gran Bretagna, Svizzera, Svezia, Irlanda e Norvegia) ad un anno di distanza dal meeting tenutosi a Londra. Un evento inedito in una città del centro-sud, proprio come il consiglio direttivo nazionale dell’Ana tenuto pure a Teramo venerdì.
OGGI. Il carosello di ieri sera è stato solo l’antipasto del ricco menù conclusivo di stamane. Dalle 10.15, infatti, le vie del centro cittadino ospiteranno la grande sfilata delle diecimila penne nere previste, con la fanfara Taurinense a guidare il corteo. Un serpentone di notevole impatto scenografico che partirà da largo Madonna delle Grazie e attraverserà corso de Michetti, corso Cerulli, via Veneto, corso Porta Romana, viale Mazzini e corso San Giorgio prima di fermarsi in piazza Martiri della Libertà.
A chiudere il gruppo, diviso in sette blocchi, saranno le 80 bandiere portate dagli scout di Teramo. L’altro evento clou della mattinata, alle 11.30, è la consegna della cittadinanza onoraria del Comune di Teramo al nono reggimento alpini dell’Aquila, comandato dal colonnello Franco Federici, la cui bandiera di guerra sfilerà dopo la fanfara Taurinense. L’ammainabandiera delle 18, in piazza Martiri, sarà l’ultimo atto di un evento che per tre giorni ha portato Teramo e le penne nere alla ribalta nazionale e che ha fatto vivere all’Ana Abruzzi un 80º compleanno da ricordare.
I 35 musicisti della prestigiosa fanfara, nata nel 1965 a Torino e diretta dal maresciallo capo Marco Calandri, hanno eseguito musiche militari e brani sinfonici stregando i tanti spettatori presenti in piazza Martiri e nelle strade limitrofe. Il tutto è avvenuto dopo l’arrivo della bandiera di guerra del nono reggimento alpini e del labaro dell’Ana in piazza Orsini. Qui gli alpini, sfilando da viale Mazzini, hanno deposto una corona sotto il monumento ai caduti. Poi la fanfara Taurinense, sotto gli occhi del sindaco Maurizio Brucchi e del vice prefetto Salvatore Marino, ha salutato la gente con le note dell’inno di Mameli.
IL CONGRESSO. Il pomeriggio delle penne nere, reduci dalla cerimonia per la consegna del nuovo villaggio di Fossa, è iniziato con il congresso delle sezioni alpine europee alla Banca di Teramo. Nella sala Gambacorta dell’istituto di credito si sono riuniti i rappresentanti di undici sezioni di alpini emigrati (Germania, Lussemburgo, Romania, Bulgaria, Francia, Belgio, Gran Bretagna, Svizzera, Svezia, Irlanda e Norvegia) ad un anno di distanza dal meeting tenutosi a Londra. Un evento inedito in una città del centro-sud, proprio come il consiglio direttivo nazionale dell’Ana tenuto pure a Teramo venerdì.
OGGI. Il carosello di ieri sera è stato solo l’antipasto del ricco menù conclusivo di stamane. Dalle 10.15, infatti, le vie del centro cittadino ospiteranno la grande sfilata delle diecimila penne nere previste, con la fanfara Taurinense a guidare il corteo. Un serpentone di notevole impatto scenografico che partirà da largo Madonna delle Grazie e attraverserà corso de Michetti, corso Cerulli, via Veneto, corso Porta Romana, viale Mazzini e corso San Giorgio prima di fermarsi in piazza Martiri della Libertà.
A chiudere il gruppo, diviso in sette blocchi, saranno le 80 bandiere portate dagli scout di Teramo. L’altro evento clou della mattinata, alle 11.30, è la consegna della cittadinanza onoraria del Comune di Teramo al nono reggimento alpini dell’Aquila, comandato dal colonnello Franco Federici, la cui bandiera di guerra sfilerà dopo la fanfara Taurinense. L’ammainabandiera delle 18, in piazza Martiri, sarà l’ultimo atto di un evento che per tre giorni ha portato Teramo e le penne nere alla ribalta nazionale e che ha fatto vivere all’Ana Abruzzi un 80º compleanno da ricordare.