AUTOSTRADE ABRUZZESI
Aumento pedaggi, due giorni per evitare la stangata
Il conto alla rovescia scade il 1 gennaio, senza risposte le tariffe salirebbero fino al 18,48%: una catastrofe. Il ministero: "Stiamo lavorando a una sterilizzazione più ampia possibile della dinamica dei pedaggi". Ora urgono le decisioni
PESCARA. Il tempo trascorre inesorabilmente. Nel silenzio. Rimangono solo due giorni lavorativi al governo per evitare ciò che l'Abruzzo teme: una stangata di fine anno sull'aumento dei pedaggi autostradali di A24 e A25. Se non ci dovessero essere risposte all'appello lanciato da tutte le categorie, il primo gennaio scattano gli aumenti che possono arrivare, nella peggiore degli ipotesi, fino al 18,48%. Due giorni, solo due giorni per evitare una manovra che per l'Abruzzo dei trasporti vorrebbe dire un ko. Subito le tariffe tornerebbero ad aumentare automaticamente del 12.89%, ai livelli del gennaio 2018 e fino alla sospensione decisa nel mese di ottobre, cui andrebbe aggiunto un ulteriore 5.59% così come previsto dalla convenzione con Strada dei Parchi, la società concessionaria delle autostrade abruzzesi.
Era stata la stessa società del Gruppo Toto a mettere le mani avanti e a scandire il tempo con un conto alla rovescia su un cartello pubblicato sul proprio sito. Da allora si sono susseguite polemiche e qualche proposta (della Filt Cgil) caduta nel vuoto. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva tentato di rassicurare: "Si sta lavorando per arrivare ad una sterilizzazione più ampia possibile della dinamica dei pedaggi, soprattutto in relazione a concessioni che sono sottoposte a procedure amministrative o con Pef scaduti, in attesa che entrino pienamente in vigore il nuovo assetto normativo e le prerogative rafforzate dell'Autorità di regolazione dei trasporti circa la dinamica delle tariffe". Poi, però più niente. C'è stato il trambusto sulla complessa manovra di bilancio, ma gli aumenti sui pedaggi restano in sospeso.
Ora siamo arrivati in dirittura d'arrivo, quasi sull'orlo dell'abisso. Non si può più traccheggiare. Restano giovedì 27 e venerdì 28 dicembre. Ci sarebbe anche il 31, ma a quanti tecnici, funzionari e politici a Roma sta a cuore il problema-pedaggi per lavorare a Capodanno e trovare una soluzione per l'Abruzzo?