Caniglia, vince il soprano Guibee Yang
La coreana vince la sfida tra cinque tenori, quattro soprano e un baritono
SULMONA. La coreana Guibee Yang, soprano, ha vinto il concorso Maria Caniglia. Ieri sera la proclamazione nel teatro sulmonese. Al secondo posto il tenore cinese Suwei Chen, al terzo il baritono Costantino Finucci, di Salerno, che ha vinto anche il premio del pubblico. Le borse di studio sono andate al tenore Giordano Lucà, di Roma, e al tenore argentino Francisco Ruben Brito.
Dieci i cantanti che hanno conquistato la finale della 26ª edizione del concorso internazionale di canto Maria Caniglia il cui ultimo atto si è celebrato ieri sera nell’omonimo teatro comunale sulmonese. Cinque tenori, quattro soprano e un baritono si sono sfidati a suon di arie e note, accompagnati prima dal pianista storico del concorso, Leonardo Angelini, e poi dall’orchestra sinfonica Tartini di Latina.
Il numeroso pubblico del teatro comunale ha assistito per circa tre ore alle esibizioni di cantanti provenienti da ogni parte del mondo: il tenore italiano Giordano Lucà, il tenore argentino Francisco Ruben Brito, il tenore cinese Suwei Chen, il soprano italiano Michela Antenucci, il tenore turco Deniz Leone, i soprano della Corea del Sud Guibee Yang, Eun Hee Lee e Sang Eun Kim, il tenore italiano Luciano Ganci e il baritono italiano Costantino Finucci.
I dieci finalisti sono stati scelti tra una rosa di circa cento iscritti al concorso, impegnati in tre giorni di selezioni dall’8 al 10 settembre. Ieri sera, al termine della doppia esibizione di ciascun cantante, prima con l’accompagnamento al pianoforte e poi con quello dell’orchestra, è arrivato il verdetto della giuria, presieduta quest’anno dal soprano ungherese Eva Marton. Al vincitore è andato un pemio di cinquemila euro più due concerti, al secondo 2.500 euro più due concerti, al terzo 1.500 euro e due concerti.
A fare gli onori di casa, come sempre, è stato il presidente del premio internazionale di canto Maria Caniglia, Filippo Tella, che, a dispetto dei suoi 87 anni, continua instancabilmente a profondere energie per la causa del premio. Tella ha ricordato la storia del concorso da lui ideato e voluto per festeggiare il cinquantenario del teatro comunale di Sulmona. Ad affiancare Tella nell’organizzazione del premio il vicepresidente Vittorio Masci e il direttore artistico, Gaetano Di Bacco.
Dieci i cantanti che hanno conquistato la finale della 26ª edizione del concorso internazionale di canto Maria Caniglia il cui ultimo atto si è celebrato ieri sera nell’omonimo teatro comunale sulmonese. Cinque tenori, quattro soprano e un baritono si sono sfidati a suon di arie e note, accompagnati prima dal pianista storico del concorso, Leonardo Angelini, e poi dall’orchestra sinfonica Tartini di Latina.
Il numeroso pubblico del teatro comunale ha assistito per circa tre ore alle esibizioni di cantanti provenienti da ogni parte del mondo: il tenore italiano Giordano Lucà, il tenore argentino Francisco Ruben Brito, il tenore cinese Suwei Chen, il soprano italiano Michela Antenucci, il tenore turco Deniz Leone, i soprano della Corea del Sud Guibee Yang, Eun Hee Lee e Sang Eun Kim, il tenore italiano Luciano Ganci e il baritono italiano Costantino Finucci.
I dieci finalisti sono stati scelti tra una rosa di circa cento iscritti al concorso, impegnati in tre giorni di selezioni dall’8 al 10 settembre. Ieri sera, al termine della doppia esibizione di ciascun cantante, prima con l’accompagnamento al pianoforte e poi con quello dell’orchestra, è arrivato il verdetto della giuria, presieduta quest’anno dal soprano ungherese Eva Marton. Al vincitore è andato un pemio di cinquemila euro più due concerti, al secondo 2.500 euro più due concerti, al terzo 1.500 euro e due concerti.
A fare gli onori di casa, come sempre, è stato il presidente del premio internazionale di canto Maria Caniglia, Filippo Tella, che, a dispetto dei suoi 87 anni, continua instancabilmente a profondere energie per la causa del premio. Tella ha ricordato la storia del concorso da lui ideato e voluto per festeggiare il cinquantenario del teatro comunale di Sulmona. Ad affiancare Tella nell’organizzazione del premio il vicepresidente Vittorio Masci e il direttore artistico, Gaetano Di Bacco.