Caso turbogas, "Dove sono i soldi degli americani?"

L’Idv interroga Chiodi. Intanto il Pdl replica a Costantini: in Regione tutto ok
TERAMO. Il progetto della turbogas di contrada Cortellucci è fermo, le polemiche seguite agli avvisi di garanzia invece girano vorticosamente. Mentre il Pdl rimanda al mittente le accuse dell’opposizione sulle presunte forzature che avrebbe subito l’iter dell’opera, il centrosinistra non molla l’osso. L’Italia dei Valori, in particolare, rilancia e presenta un’interrogazione al presidente della Regione Gianni Chiodi.
D’ALESSANDRO. Il vice capogruppo regionale dell’Italia dei Valori, Cesare D’Alessandro, ha depositato un’interrogazione urgente rivolta al presidente della giunta regionale nella quale tra l’altro chiede «se è vero che la Sithe Global srl (la società americana che proponeva il progetto, ndr) ha effettuato un versamento di 100mila euro a favore della popolazione terremotata dell’Aquila; se sì, a chi materialmente è stato versato l’importo».
TANCREDI E PDL. Dal senatore del Pdl Paolo Tancredi arriva un’immediata risposta a Carlo Costantini dell’Idv, capo dell’opposizione in consiglio regionale, che aveva detto, in sintesi: l’approvazione del Prg di Teramo il 30 luglio - passaggio necessario ma non determinante per dare il via alla turbogas - fu una grossa forzatura. «Voglio fare una domanda a Costantini», esordisce Tancredi, «visto che è stato consigliere regionale tanti anni come me: se ricorda un piano regolatore in variante al piano paesistico che dopo aver superato l’istruttoria tecnica degli uffici regionali sia stato bocciato o emendato in consiglio regionale. Me lo citasse, ma non può: perché non c’è. Il passaggio in assemblea di strumenti del genere è una presa d’atto, è sempre stato così. Io sulla turbogas pressavo, è vero, ma solo per i tempi».
Anche il gruppo consiliare del Pdl in Regione, in una nota firmata dal vice capogruppo Emiliano Di Matteo, replica a Costantini con le argomentazioni di Tancredi, parlando di «numerose e strumentali inesattezze» del capo dell’opposizione e ricordando che «la variante (al Prg teramano, ndr) era stata inviata in Regione nel luglio 2008 e sarebbe stata approvata già nel corso della passata legislatura senza le ben note vicende giudiziarie della giunta di centrosinistra». Il Pdl fa notare anche che «l’autorizzazione della turbogas poteva seguire unicamente le procedure di legge in materia ambientale che superano la normativa urbanistica; inoltre l’impianto, per le sue dimensioni, sarebbe stato eventualmente autorizzato solo dal ministero e non certo dal consiglio regionale d’Abruzzo».
PD TERAMO. Intanto il gruppo consiliare del Pd di Teramo ripropone nel consiglio comunale di oggi l’ordine del giorno sulla turbogas già presentato nella seduta del 3 settembre. «Considerato che detto ordine del giorno», scrive il Pd, «è stato ritirato in virtù dell’impegno del sindaco di fornire una risposta chiara ed inequivocabile all’esito della valutazione di impatto ambientale, alle cui determinazioni si sarebbe adeguato, considerato che il ministero ha espresso parere negativo e alla luce delle notizie poco rassicuranti apprese sulla stampa si chiede che il consiglio comunale esprima la propria contrarietà definitiva alla centrale».