D’Alfonso: 13 milioni spariti. E il caso finisce in Parlamento
Interrogazione del deputato sul definanziamento del recupero di 16 luoghi-simbolo. Dall’Abbazia di San Giovanni in Venere alla Torre delle Stelle di Aielli, e dal Villaggio del Fanciullo di Silvi al Castello di Rosciano: questi e altri gioielli storici penalizzati dal taglio
L'AQUILA. Cancellati 13 milioni di euro per il recupero di luoghi culturali situati in 16 comuni abruzzesi. E il caso finisce in Parlamento. Il deputato del Pd, Luciano D'Alfonso, ha presentato un'interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e al ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, per conoscere «se e quali iniziative intendano assumere per consentire, sollecitamente, il ripristino delle risorse assegnate al progetto denominato "Bellezz@-Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati». L'elenco dei gioielli culturali abruzzesi da salvaguardare annovera il Castello ducale di Crecchio, palazzo Botticelli a Collelongo, la torre delle Stelle di Aielli, le fontane storiche di Picciano e molti altri monumenti che rappresentano l'identità e la storia abruzzese nei secoli.
MINORI RISORSE. Nell'interrogazione parlamentare si fa riferimento, in particolare, «alla luce dell’aumento dei prezzi delle materie prime», alla necessità di «adeguare i finanziamenti dei progetti, aumentandone le dotazioni finanziarie in quantità adeguate, per far fronte alle maggiori spese, o, in alternativa, alla possibilità, a discrezione di ciascuna amministrazione, di rimodulare i progetti sulla base delle risorse già stabilite dal progetto».
Si chiede, inoltre, «di consentire un rapido trasferimento dei fondi agli enti ammessi al finanziamento; di favorire, in conformità allo status di ogni singolo progetto, l’iter procedimentale, stabilendone un concreto snellimento e di agevolare, tramite gli enti attuatori, la rapida realizzazione dei progetti». D'Alfonso ricostruisce la storia: dall'approvazione del piano stralcio "Cultura e Turismo" con l'assegnazione complessiva di 1 miliardo di euro a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, per il ciclo di programmazione 2014-2020, alla riserva di 170 milioni di euro a favore di interventi di completamento particolarmente significativi e di nuovi interventi. «Interventi», ricorda il deputato abruzzese nell'interrogazione, «da individuare, con successivo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Sono stati assegnati, nell’ambito di tale riserva, 150 milioni di euro a favore di interventi (di importo non superiore a 10 milioni di euro) afferenti al progetto "Bellezz@- Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati». A favore dell’Abruzzo, in particolare, sono stati stanziati circa 13 milioni di euro e la Commissione di valutazione, nel 2021, ha assegnato 12. 987.089 euro a 16 comuni per altrettanti progetti».
L'ELENCO COMPLETO. Questi i progetti di recupero: Castello ducale di Crecchio (35.000 euro), Centro museale scuola di restauro di Tornareccio (500.000 euro), Complesso monumentale di San Giovanni in Venere a Fossacesia (620.000 euro), Palazzo Castracane a Villa Santa Maria (800.000 euro), Castello di Casoli (840.000 euro), Abbazia di San Martino in Valle a Fara San Martino (1 milione 200.000 euro), palazzo Cavacini a Castel Frentano (1 milione 190.000 euro), Linea Gustav a Civitella Messer Raimondo (1 milione 500.000 euro), palazzo Botticelli a Collelongo (300.000 euro), Torre delle Stelle di Aielli (400.000 euro), Fontane storiche di Picciano (150.000 euro), Complesso museale municipale di Loreto Aprutino (1 milione 99.089 euro), Castello di Rosciano (2 milioni di euro), Chiesa di San Lorenzo a Civitella del Tronto (150 mila euro), Villaggio del Fanciullo a Silvi Marina (1 milione di euto), Centro museale della Val Vibrata a Corropoli (1 milione 203.000 euro).
«Purtroppo, con delibera Cipe numero 45 del 27 dicembre 2022, è stato previsto il definanziamento di tutti gli interventi previsti nel progetto "Bellezz@ - Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati", impedendo così agli enti attuatori», si legge nell'interrogazione a firma di D'Alfonso, «di proseguire con l’iter procedimentale e creando gravi conseguenze in termini di degrado e possibilità di intervento sui beni culturali ammessi a finanziamento».
PATRIMONIO RILEVANTE. «Sono innegabili la rilevanza sociale e il valore economico che il patrimonio culturale riveste ed è un dovere della comunità restaurare e restituire all’umanità le antiche testimonianze di cultura», scrive il parlamentare del Pd, «il finanziamento dei progetti, oltre a consentire la messa in sicurezza e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, costituirebbe un’ulteriore azione di stimolo per la ripartenza economica del Paese».
Il deputato dà quindi una stoccata al Governo, sottolineando «la gravità della decurtazione di fondi in un settore delicato e strategico come quello dei beni culturali».
I sedici interventi consentirebbero, infatti, di restituire alla comunità abruzzese, e ai turisti, veri gioielli architettonici, in un momento in cui i borghi, con la loro bellezza, rappresentano - a dirlo sono gli ultimi dati sugli arrivi e le presenze - la punta di diamante del sistema turistico regionale.
«Con la pratica abusata delle mance e delle operazioni di amichettismo, a colpi di deliberucce e generosità amicale del Consiglio regionale ci vorrebbero una ventina di sedute per ricostruire le coperture cancellate dalla pigrizia conoscitiva», si legge ancora nell'interrogazione di DAlfonso, che chiama in causa anche la Regione Abruzzo, «invitiamo la Commissione di Vigilanza dell’assise regionale a ripercorrere l’iter di quanto accaduto, consapevoli che il misfatto è opera delle amministrazioni centrali (il governo), ma la Regione siede nella Conferenza Stato-Regioni e avrebbe dovuto far sentire la propria voce a difesa del territorio, invece di trincerarsi dietro un silenzio complice».
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