ENERGIA

"Eolico si, ma non ovunque", a rischio grifoni e nibbi reali

La nota di tre associazioni ambientaliste: "Serve una mappatura per non confliggere con le rotte di alcuni rapaci"

PESCARA - "La Regione Abruzzo dovrà necessariamente aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili ma è indispensabile provvedere prima ad una regolamentazione". Lo chiedono tre Associazioni, S.O.A., S.L.O. e Rewilding Apennines, inviando alla Regione un dettagliato documento tecnico con le aree a maggiore rischio di collisione tra i grifoni i nibbi reali e le pale eoliche.

Il recente Decreto Ministeriale D.M. 21 giugno 2024 .“Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili” fissa gli obbiettivi di potenza complessiva aggiuntiva per la produzione di energia da fonti rinnovabili da traguardare al 2030 per la Regione Abruzzo sono pari a 2,09 GW. Considerando che una pala eolica può produrre più di 5 MW e che per produrre la stessa energia da un campo fotovoltaico sono necessari 20 ettari si capisce quanti nuovi impianti dovrebbero essere installati nel territorio regionale o in mare aperto. Lo stesso Decreto prevede che le Regioni, con propria legge, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore dello stesso Decreto individuino le superfici ed aree idonee, non idonee o vietate per la installazione di nuovi impianti a fonti rinnovabili, tenendo conto delle esigenze di tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, delle aree agricole e forestali, della qualità dell’aria e dei corpi idrici, privilegiando l’utilizzo di superfici di strutture edificate, quali capannoni industriali e parcheggi, nonché di aree a destinazione industriale, artigianale, per servizi e logistica, e verificando l’idoneità di aree non utilizzabili per altri scopi, ivi incluse le superfici agricole non utilizzabili.

"In tutto il mondo, ed anche in Abruzzo, è dimostrato da innumerevoli studi e relative pubblicazioni scientifiche che molte specie di uccelli come i Grifoni, le Aquile reali, le Cicogne ed i Nibbi sono vittime di collisione con le pale eoliche". Le associazioni S.O.A., S.L.O. e Rewilding Apennines hanno pertanto inviato alla Regione Abruzzo ed al Ministero competente una relazione, con due corposi allegati tecnici, individuando nei territori della Marsica e dell’alto Vastese le due macroaree regionali dove il rilascio di autorizzazioni per ogni nuova installazione di aereogeneratori potrebbe compromettere seriamente la sopravvivenza di molte specie di uccelli appartenenti a specie rare e tutelate da Direttive comunitarie. Dopo la recente presa di posizione dell’ ANCI Abruzzo, le associazioni hanno richiesto ai competenti servizi regionali un incontro per esaminare il problema e trovare le possibili ed auspicabili soluzioni alternative.