Fucino, coltivazioni di ortaggi

L'AQUILA / EMERGENZA COVID

Fucino, crollano i prezzi degli ortaggi: perdite del 30 per cento

Lobene (Confagricoltura): "Dalla grande distribuzione, comportamenti irresponsabili e speculativi"

L'AQUILA. L'emergenza Covid-19 sta presentando il suo terribile conto anche agli agricoltori fucensi: il crollo generalizzato dei prezzi degli ortaggi causerà alle aziende agricole non meno di 130 milioni di euro di perdite circa il 30% del Pil agricolo della zona. Varie le motivazioni del crollo dei prezzi: oltre 20 milioni di turisti in meno in Italia non compensati dalla presenza degli italiani sempre più poveri, la diminuzione delle esportazioni sul mercato europeo e i crescenti dazi doganali imposti dagli Usa.

A descrivere lo scenario critico è Confagricoltura L'Aquila. «Gli agricoltori del Fucino» spiega il presidente Fabrizio Lobene «stanno distruggendo migliaia di ettari di ortaggi: radicchio, insalate, finocchi ormai in fase avanzata di raccolta. Gli sforzi fatti durante l'isolamento per la mancanza di operai, le modifiche apportate ai piani di coltivazione che hanno previsto l'aumento delle colture industriali (patate, carote, spinaci), la riduzione del numero dei trapianti con la contestuale riduzione volontaria delle produzioni di almeno il 30% non è bastata per evitare il crollo totale dei prezzi. Mai ci saremmo aspettato il comportamento cinico della Grande distribuzione organizzata (Gdo) che, invece di ridurre i prezzi dell'ortofrutta per sostenere i cittadini italiani senza reddito, ha deciso di alzarli in modo irresponsabile e speculativo deprimendo ulteriormente i consumi».

«Facciamo un appello al governo e alla ministro Bellanova, le chiediamo di versare qualche lacrima anche per gli agricoltori che hanno pagato per far tornare i lavoratori rimasti bloccati in Marocco dal Covid e di agire in fretta per trovare soluzioni che possano attenuare i danni patiti dagli imprenditori agricoli. La tutela del reddito degli agricoltori passa attraverso un sistema di protezioni assicurative come quelle dei fondi mutualistici, che agiscono nei momenti di gravi crisi di mercato».