Galantino (Cei) ricalca la pastorale di Papa Francesco

FARA SAN MARTINO. «La tentazione è di aver trovato una formula magica; no, non è uno slogan che ci salverà, ma come dice Papa Francesco, l’incontro con Cristo». Chi si aspettava che monsignor Nunzio Galantino, vescovo e segretario della Conferenza episcopale italiana, facesse riferimento alla politica o alle varie emergenze italiane si è dovuto ricredere. Il suo intervento all’hotel Camerlengo, durante il convegno diocesano sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, è stato di ampio respiro pastorale. Nessun cenno all’attualità in senso stretto. Nelle sue riflessioni rivolte a numerosi sacerdoti, religiose e laici – «La chiesa deve essere in “uscita”»; e ancora: «Una Chiesa che non si accorge del grido che viene da fuori, non è Chiesa»; oppure: «Papa Francesco ci dice di uscire e incontrare gli uomini nelle periferie, dobbiamo uscire per incontrare e farci incontrare» – ci sono indicazioni ben precise del nuovo corso della pastorale voluta da Papa Bergoglio.

Monsignor Galantino è stato ospite della diocesi di Chieti-Vasto in vista del convegno nazionale della Chiesa che si terrà a Firenze dal 9 al 13 novembre. L’appuntamento è destinato a religiosi, rappresentanti designati dai parroci per la missione popolare, insegnanti di religione cattolica, laici impegnati, membri dei consigli pastorali parrocchiali e zonali, appartenenti a gruppi movimenti e associazioni. Oggi è prevista la relazione di Gianfranco Brunelli, direttore del “Regno”. Dopo mezzogiorno, concluderà l’arcivescovo di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, che ieri ha spiegato la sua ultima lettera pastorale: «La proposta cristiana si offre come una sorta di nuovo umanesimo che è tale proprio in forza della sua capacità di suscitare vita nuova grazie al dono che viene dall’“alto”. Nel Cristianesimo è custodito il futuro dell’uomo e del mondo».

Coordinatore della due giorni del convegno è don Emiliano Straccini, parroco di Fara San Martino e vicario zonale.

Matteo Del Nobile

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