Il bracciale di tendenza nasce sotto un ombrellone di Giulianova
Dopo l’esperienza nell’azienda a façon di famiglia i fratelli Marini ideano un laccio con frasi beneaugurali: nasce “We positive”, must dell’estate
GIULIANOVA. Hanno vinto una doppia scommessa: hanno puntato su positività e innovazione e hanno vinto. Sono due fratelli di Giulianova, Flavio e Fabio Marini che si sono inventati un prodotto diventato il "must" dell'estate 2015. E non solo in Italia, ma in diverse parti del mondo. I due giovani hanno avuto un'idea, semplice ma di impatto: creare bracciali con messaggi positivi, con massime di vita accattivanti. Ed è stato subito successo.
Ovviamente i fratelli non si sono inventati imprenditori. Hanno fatto gavetta sin da giovanissimi nell'azienda di famiglia, fondata dal padre Franco nel 1986 a Colleranesco. Un'azienda di accessori e ricami, specializzata in produzioni a façon. Un settore di quelli definiti "maturi", che subisce la forte concorrenza dei Paesi emergenti. Ma Flavio e Fabio Marini hanno saputo innovare. E così gli imprenditori di "seconda generazione" hanno affiancato, nella "Marini Fashion", alla produzione tradizionale che comunque strenuamente resiste, un nuovo tipo di prodotti. E hanno sfondato.
«Per reagire alla crisi, nel 2013, ci siamo inventati questo prodotto», racconta Flavio Marini, «eravamo sotto l’ombrellone a pensare: volevamo far qualcosa che comunicasse positività, visto il momento di difficoltà per tutta l'Italia. Abbiamo pensato a un bracciale con messaggi positivi, uno stimolo a vivere meglio, una ricarica di ottimismo. E nello stesso tempo un accessorio-moda. Prima abbiamo fatto un lavoro dietro le quinte: piccole ricerche di mercato per capire se c'erano le potenzialità. Poi è stato studiato il design, studiata la lunghezza: il bracciale in pelle fa quattro giri intorno al polso, con la chiusura, in argento vecchio. In tutto questo è stata determinante l'esperienza acquisita nel settore di provenienza». Il nuovo e il vecchio si fondono, dunque, e conquistano i mercati.
«Le prime fiere le abbiamo fatte a Milano nel settembre 2013: lì abbiamo presentato il brand "We positive", che raccoglie una filosofia di vita. E in breve è diventato virale: il messaggio colpiva la gente», aggiunge Fabio Marini, «la svolta c'è stata quando abbiamo fatto il contratto con la Warner Chappell Music italiana che ci ha dato i diritti dei testi di Ligabue, Vasco Rossi, Emma Marrone, Nec, Alessandra Amoroso e altri. Da gennaio produciamo e vendiamo bracciali con i testi delle loro canzoni».
Il target di riferimento è 16-25 anni: tanti ragazzi, di entrambi i sessi, sfoggiano il laccetto di pelle "We positive". «Ma puntiamo anche a un pubblico più maturo con le nuove linee con inserti in Swarovski. Non solo: a settembre usciranno le nuove collezioni che comprendono bracciali con charms, bracciali rigidi metallici e la prima borsa, una pochette "We positive". Abbiamo voluto allargare la linea di prodotti visto che il marchio piace. Un successo sancito da decine di testimonial che ci hanno aiutato a consolidare mercato e visibilità», sottolineano i Marini. Testimonial del calibro di Renzo Arbore, Richi Memphis, Maria Grazia Cucinotta o Milly Carlucci, per un pubblico più maturo, ma anche come Noemi, Tiromancino, Cristiana Capotondi per i più giovani.
I due dinamici fratelli di 31 e 34 anni non si fermano. «Stiamo facendo un tour in Italia, il "We positive people summer tour" partito agli inizi di luglio in discoteche delle località di mare come la storica Capannina di Forte dei Marmi fino al Vanilla del Lido di Jesolo, passando per Riccione, Taormina e tanti altri posti. Saremo anche "in patria", a Tortoreto stasera Manakara da mezzanotte in poi con il nostro partner di zona G revolution di Giulianova» annunciano.
E non c'è solo l'Italia. «Vendiamo i nostri prodotti in 33 Paesi con distributori e agenti. Francia, Benelux, Usa, Svizzera, Austria sono alcuni dei nostri mercati di riferimento. Ultimamente andiamo molto bene in Giappone e Corea del sud», osservano, «sono oltre mezzo milione i pezzi venduti dall'inizio di questa esperienza. Puntiamo a raddoppiare la produzione nel giro di qualche anno».
Il tutto con un'azienda di una decina di dipendenti, fra reparto stile, produzione e amministrazione. Azienda che da un paio di mesi si è trasferita da Colleranesco in una più ampia sede a Mosciano «per prepararci alle nuove produzioni». Il segreto di un tale successo? «Secondo noi è il messaggio positivo, ma anche il fatto cheinvestiamo molto sulla comuncazione: le nostre campagne, curate dall'agenzia pubblicitaria Gdo studio, si svolgono su media tradizionali e social. Il nostro profilo su Facebook ha raggiunto quasi 200mila fun. In effetti veicoliamo più il messaggio che il prodotto».
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