REGIONE
Il Marsilio-bis nasce in salita: patto Fi-Lega contro FdI sulla nuova Giunta
A meno di due giorni dalla prima seduta del Consiglio, convocato per mercoledì 10 all'Aquila, non c'è l'accordo tra i partiti
Incassato il netto successo e, per la prima volta nella storia della Regione Abruzzo, il secondo mandato consecutivo, alle elezioni del 10 marzo, per il presidente Marco Marsilio (FdI) e la coalizione di centrodestra è in salita la strada per la composizione della Giunta: a meno di due giorni dalla prima seduta del Consiglio regionale, convocato per mercoledì 10 all'Aquila, non c'è l'accordo tra i partiti.
In Consiglio Marsilio, che oggi a Bruxelles ha detto che domani ci sarà un riunione di maggioranza per la nuova giunta,
dovrà annunciare l'assetto di governo. La sua proposta sulla distribuzione dei posti nell'esecutivo ha indispettito gli
storici alleati di Forza Italia e Lega che hanno stretto un patto, costituendo un fronte "contro lo strapotere" del
governatore. Per i leader e gli eletti "se il presidente non ragiona, sarà appoggio esterno". Domani all'Aquila è previsto il
nuovo confronto al quale, secondo quanto appreso, i due fronti si presenteranno con le stesse posizioni contrastanti. Non è escluso che per sbloccare la vicenda intervengano i vertici nazionali, peraltro già informati.
"Con la Lega condividiamo insoddisfazione e una visione della coalizione che diverge da quella di Marsilio. Il problema esiste e il presidente dovrebbe chiedersi perché due alleati storici non la pensano come lui, è la prima volta che accade e questo dispiace molto" ha detto il coordinatore regionale azzurro, Nazario Pagano, presidente della Commissione Affari
costituzionali alla Camera. A Forza Italia, che con il 13,4% ha 4 consiglieri, sono stati offerti la presidenza del Consiglio e un assessorato; alla Lega, che ha 2 consiglieri a fronte del 7,5%, un assessore. I due partiti contestano che Marsilio voglia dare 3 posti a FdI, che ha 8 consiglieri con il 24,1%, uno alla Lista del presidente (due consiglieri eletti con il 5,7%) e uno a Noi Moderati (un consigliere con il 2,6%). La Giunta è a sei, pochi per Marsilio che vuole chiedere l'allargamento. I posti sul tavolo sono otto: ai 6 vanno aggiunti la presidenza dell'assemblea e il sottosegretario alla presidenza della Giunta.
Stamani a Pescara i vertici meloniani, guidati dal coordinatore regionale, il senatore Etel Sigismondi, hanno
riunito gli eletti. "Siamo in piena sintonia con Fi sul metodo da attuare nella composizione della Giunta. Bisogna partire con il piede giusto. Marsilio e FdI facciano gioco di squadra. Proprio come hanno fatto in passato FI e Lega quando erano il primo partito della maggioranza" ha spiegato in una nota il segretario della Lega Abruzzo, Luigi D'Eramo, sottosegretario al Masaf. Domani il momento della verità con il vertice di maggioranza.