Ceccarelli, gol e fantasia. «A Chieti mi sento a casa»

L’attaccante, dopo anni tra i professionisti, è sceso di categoria e sta dominando: “A 32 anni mi interessa sposare un progetto solido, sogno la serie C con questa maglia”.
CHIETI. Otto gol, undici assist, due rigori procurati. Tutti i palloni passano da lui che li trasforma in oro. Il campionato del Chieti passa dai piedi di Tommaso Ceccarelli. Le statistiche dicono che l’attaccante neroverde è tra i giocatori più decisivi del girone insieme a Banegas dell’Aquila e Kerjota della Sambenedettese. Domenica contro la Civitanovese l’ottava prodezza del fantasista romano ha portato il Chieti a riprendersi il terzo posto e a mettersi alle spalle le due sconfitte consecutive contro Sora e Sambenedettese. Ceccarelli è stato protagonista anche di un gesto di altruismo, lasciando nel finale a Vuthaj la possibilità di tirare il rigore, poi calciato fuori dall’albanese. «Il rigorista sono io», dice il numero 18 neroverde, «ma ho deciso di dare il pallone a Dardan perché io avevo già segnato, lui invece aveva bisogno di sbloccarsi. So quanto è importante per lui segnare, mi dispiace che abbia sbagliato». Arrivato in estate dal Picerno, questo per Ceccarelli è il primo campionato di serie D dopo oltre 350 presenze nei professionisti. La domanda sorge spontanea: cosa ci fa uno come Ceccarelli nei dilettanti? «È stata una mia scelta. Non mi sono messo d’accordo per il rinnovo con il Picerno, potevo aspettare per accasarmi in un’altra società di serie C, ma a 32 anni mi interessa più il progetto che la categoria. Fare la C tanto per farla non mi interessa più. Contano di più il progetto e la piazza. E venire a Chieti è stata la scelta giusta». In neroverde sta vivendo una delle migliori stagioni della sua carriera. Ceccarelli non segnava così tanto dal 2017-2018, quando a Prato in C2 realizzò 12 gol. «Sono contento della mia stagione. Mi sento nel pieno della mia carriera sia dal punto di vista fisico che a livello di maturità». A cinque giornate dalla fine, il Chieti è terzo. Il secondo posto, occupato dal Teramo, dista cinque punti. Qualsiasi sarà il piazzamento finale, l’obiettivo è vincere i play off. «Non ci darà la certezza della promozione, ma servirebbe a creare una mentalità vincente per la squadra e la società. Ci teniamo a raggiungere questo traguardo. La Sambenedettese è stata più continua di noi e merita di vincere il campionato. Noi potevamo fare di più in casa. In trasferta il cammino è stato buono, all’Angelini abbiamo raccolto troppo poco per sperare di arrivare primi». È ancora presto per parlare della squadra del futuro e di eventuali conferme. Restano cinque partite da giocare, la prossima domenica sul campo dell’Atletico Ascoli (diretta tv su Rete8), ma Ceccarelli ha le idee chiare. «Io a Chieti sto benissimo. Si è creato un bel legame con la tifoseria e mi sento ben voluto. Poi spetterà anche alla società decidere cosa vuole fare. Io vorrei vincere il campionato e mi piacerebbe tanto farlo con il Chieti. Spero che la mia volontà e quella del club vadano di pari passo». La società si sta guardando intorno per favorire l’ingresso di nuovi imprenditori. Un processo che potrebbe subire un’accelerata alla luce del commissariamento della Wip Finance, la fiduciaria anonima svizzera che detiene l’85% del Chieti. Già da tempo comunque, prima che la “Consob” elvetica commissariasse la Wip, il presidente Di Labio si stava muovendo per avvicinare nuovi soci e sponsor per rendere più solida la società. La strategia del Chieti di cercare nuovi investitori, dunque, non cambia a prescindere se la Wip Finance deciderà di disimpegnarsi e cedere le sue quote. La società va avanti anche nella ricerca del ds. Alessandro Battisti resta il candidato principale. Giammarco Giardini ©RIPRODUZIONE RISERVATA