Il progetto Forest riparte dalla Via
Accolto il ricorso sull’impianto gas a Bomba. Ambientalisti promettono battaglia
PESCARA. Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Pescara ha accolto il ricorso dell’azienda americana Forest Oil sull’impianto di estrazione di gas vicino al Lago di Bomba. I giudici hanno disposto che il Comitato di Coordinamento regionale per la Valutazione di impatto ambientale (Via) deve procedere al riesame. Ci sono lacune, secondo il Tar, sia dal punto di vista della procedure che della valutazione tecnica, dell’originario giudizio negativo reso sull'istanza presentata da Forest Oil.
«Ora chiediamo maggiore attenzione da parte delle autorità e un esame trasparente e puntuale di tutti gli aspetti del progetto», dichiara il general manager Forest Oil Giorgio Mazzenga ricordando i pareri positivi che ha finora collezionato l’impianto. «Il giudizio del Tar ci conforta ed è un’ulteriore conferma della nostra volontà di proseguire con convinzione nel progetto, nonostante le recenti campagne denigratorie a nostro giuduzio infondate», aggiunge il manager. Il parere sul progetto torna così all’esame del Via per la terza volta. «In realtà il Comitato Via aveva bocciato seccamente il progetto ma con una motivazione redatta sciattamente e piuttosto carente, offrendo così il destro alla Forest di avanzare un ricorso al Tar per motivi più di forma che di sostanza», è il parere del dell’associazione Nuovo senso civico che, insieme a Wwf e a 22 sindaci della vallata , si è apposta all’impianto: «I giochi sono aperti e noi siamo pronti a ripartire informando e mobilitando ancora più persone ».