GIUSTIZIA
In Abruzzo aumentano i reati commessi da minorenni / VIDEO
Il quadro delineato dal presidente della Corte d'Appello dell'Aquila Francabandera nel corso dell'inaugurazione del nuovo anno giudiziario che si è aperta con il ricordo delle vittime di Rigopiano
L'AQUILA. "Gli Uffici minorili evidenziano il tema del malessere adolescenziale esploso in tempi di pandemia e durante la limitazione di frequenza scolastica. Il malessere si evidenzia con aumento di fenomeni di autolesionismo e disturbi alimentari, soprattutto tra le ragazze". E' il quadro delineato per l'Abruzzo dal presidente della Corte d'Appello dell'Aquila, Fabrizia Francabandera, nel corso dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario che si è aperta con il ricordo delle vittime della tragedia di Rigopiano.
Un settore, quello dei minori, fortemente influenzato dalla violenza in famiglia. "Si rileva abbandono scolastico, anche di appartenenti a ceti economico-sociali agiati, di ritiro sociale non transitorio e dipendenza dagli strumenti informatici - ha aggiunto parlando poi di "aumento esponenziale di alcuni reati commessi da minorenni: violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, pedopornografia, revenge porn".
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"Nel distretto diminuisce il numero delle notizie di reato, circa 2mila, soprattutto per i reati di natura predatoria" continua Francabandera. "Resta altissima, grazie alle forze di polizia, l'attenzione per i mali endemici del Paese, come corruzione, conflitti di interessi, usure, frodi che potrebbero aumentare per il grande flusso di denaro pubblico previsto con il Pnrr e la crisi di liquidità in cui versano le imprese, trovando varchi nelle procedure di affidamento diretto e procedure di appalto semplificate. Aumentano di poco, nonostante le leggi e l'attenzione mediatica, i reati di genere. Diminuiti i femminicidi, aumentano le violenze, i reati persecutori e i maltrattamenti anche in famiglia. Le donne hanno ancora paura di denunciare, perchè spesso non trovano aiuti adeguati nella ricostruzione dei propri percorsi di vita. C'è la necessità di velocizzare i flussi informativi, per evitare errore di minimizzare le condotte aggressive e valutare i fenomeni
anticipatori".
Nella popolazione carceraria scende il numero dei detenuti a 1.647, il 5% in meno dello scorso anno, con vantaggio per la vivibilità delle carceri. Oltre alle tante criticità anche
alcune eccellenze, tra cui l'istituzione del polo universitario carcerario dell'Università di Teramo, con il primo laureato in Tecnologie alimentari.
"In questa settimana è caduto il quinto anniversario dei tragici fatti dell'hotel Rigopiano", ha detto Francabandera riferendosi alla tragedia del resort di Farindola, "ferite inguaribili sono state lasciate non solo nelle famiglie delle vittime alla cui memoria ci inchiniamo, ma nell'intera comunità abruzzese e nazionale. Il processo che si occupa dei profili penalistici su quelle drammatiche circostanze, sta facendo regolarmente il suo corso anche se i tempi sono quelli resi necessari dall'estrema complessità nella ricostruzione dei fatti, con numero degli imputati e composizione di garanzia molto differenziate tra loro, dal gran numero di parti civili".
"Mi è capitato di leggere - ha aggiunto il presidente - che gran parte del tempo è trascorso inutilmente, ma posso assicurare che massimo è stato ed è tuttora l'impegno del Tribunale di Pescara nel portare avanti, dopo la pausa imposta dal lockdown e in piena sicurezza sanitaria, il compito difficile che la legge gli assegna: il rispetto delle garanzie della difesa e la legittima attesa delle vittime".
Il commento di Marsilio. Il presidente della Giunta regionale d'Abruzzo, Marco Marsilio, collegato da remoto all'inaugurazione dell'anno giudiziario, esprime apprezzamento per le misurate e sagge riflessioni offerte dalla presidente della Corte di Appello dell'Aquila, Fabrizia Francabandera, e si complimenta per i risultati raggiunti nell'attività dagli uffici giudiziari abruzzesi. "In particolare, il passaggio dedicato alle difficoltà e alle incertezze legate alla soppressione dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, espresse con la prudenza e l'equilibrio suggerito dal ruolo e dal contesto, dovrebbero far riflettere il Ministero della Giustizia, finora tetragono nella sua determinazione nell'applicare la prevista soppressione. Mi auguro che le parole espresse in un'occasione così solenne possano finalmente scardinare tanta testardaggine, aprendo la strada all'approvazione in Parlamento dell'emendamento da me sollecitato e sostenuto dai parlamentari abruzzesi (e non solo) di tutti i partiti che prevede la proroga di due anni, utile anche a rivedere la geografia giudiziaria nel suo complesso. Rilevanti anche i passaggi sui nuovi criteri 'filtro' per il rinvio a giudizio, per non disperdere più energie a coltivare processi-spettacolo che si risolvono in assoluzioni seriali, ma che comportano un carico di sofferenza e di pene per gli imputati, in favore del criterio del ragionevole pronostico positivo, che permette di concentrare l'azione giudiziaria sui casi di più evidente e certa colpevolezza; e quello sulla necessità di recuperare la credibilità della Magistratura e delle Istituzioni dello Stato presso i cittadini seguendo la strada dell'efficienza, dell'efficacia, dell'imparzialità e della serietà dei comportamenti, invece di alimentare polemiche distruttive tra i diversi Organi dello
Stato".