CORONAVIRUS
In Abruzzo i comuni in zona rossa salgono da 24 a 41/ LA NUOVA MAPPA
Da lunedì 12 aprile restrizioni in 38 centri della provincia dell'Aquila. Solo 3 nel Teramano, nessuno nel Chietino e nel Pescarese. Il presidente Marsilio: "Non vanifichiamo due mesi di sacrifici"
L'AQUILA. A Chieti e Pescara non ci sono comuni in zona rossa e nel Teramano ne rimangono solo tre, in provincia dell'Aquila una vasta area della Marsica, compresa Avezzano, la zona della Piana di Navelli e paesi della Valle Subequana verranno messi in zona rossa a partire da lunedì 12 aprile. Questa la decisione, annunciata nei giorni scorsi dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Dunque i comuni in zona rossa da lunedì passeranno da 17 a 41. Nel complesso l'Rt regionale sale leggermente e arriva a 0.89 proprio a causa dell'aumento dei contagi nell'Aquilano.
"Non possiamo vanificare due mesi di sacrifici e sofferenze", le parole di Marsilio, "i dati della provincia aquilana sono preoccupanti e giustificano ampiamente le misure restrittive che entrano in vigore da lunedì".
Di seguito l'elenco completo dei comuni soggetti da lunedì 12 aprile a maggiori restrizioni che con la nuova ordinanza saranno zona rossa e quelli che escono dalle misure restrittive.
Provincia di Chieti: esce dalle restrizioni il Comune di Lentella; nessun comune in zona rossa da lunedì.
Provincia di Pescara: escono Collecorvino, Roccamorice e San Valentino in Abruzzo Citeriore; nessun comune in zona rossa da lunedì.
Provincia di L'Aquila: esce dalle restrizioni il comune di Pratola Peligna. Sono in zona rossa i Comuni di Avezzano, Celano, Pescina, Cerchio, Carsoli, Corfinio, Oricola, Pereto, Rocca di Botte, Sante Marie, Tagliacozzo, Cappadocia, Magliano dei Marsi, Scurcola Marsicana, Castellafiume, Capistrello, Canistro, Civitella Roveto, Morino, San Vincenzo Valle Roveto, Balsorano, Civita d'Antino, Luco dei Marsi, Trasacco, Aielli, Barisciano, Poggio Picenze, Fossa, Ocre, Sant'Eusanio Forconese, Villa Sant'Angelo, San Demetrio ne' Vestini, Fagnano Alto, Prata d'Ansidonia, San Pio delle Camere, Caporciano, Navelli e Collepietro.
Provincia di Teramo: escono dalle restrizioni i Comuni di Sant'Omero, Sant'Egidio alla Vibrata, Alba Adriatica, Canzano e la frazione di Pietralta nel Comune di Valle Castellana. Sono in zona rossa i Comuni di Martinsicuro, Colonnella e Nereto.
"Nell’ultimo report settimanale", spiega Marsilio, "la provincia dell’Aquila ha registrato un’incidenza di 216, nonostante almeno un paio di giorni a cavallo di Pasqua caratterizzati da scarsa attività diagnostica. Vuol dire che il dato ‘reale’ sarebbe stato sicuramente più elevato, molto prossimo se non superiore alle soglie di legge. Anche in questi ultimi due giorni la provincia ha continuato a registrare numeri al limite della soglia. Nell’analisi puntuale del territorio, è emerso che tali casi non siano egualmente diffusi: l’Alto Sangro, la Valle Peligna e del Sagittario, l’Alto Aterno e la città dell’Aquila sono sensibilmente al di sotto della soglia, che al contrario è ampiamente superata nelle aree poi circoscritte e delimitate come zone rosse. In tale quadro, assume scarso rilievo se alcuni comuni inseriti nella zona rossa attualmente registrano pochi casi, vista l’immersione in un contesto di forti e consolidate relazioni e interscambi.
La speranza e l’auspicio è che, con la collaborazione di tutti, a partire dai cittadini responsabili dei comportamenti individuali, si arrivi presto a superare tale situazione di criticità. La Regione ha conosciuto settimane di discesa dell’indice Rt, arrivato a 0,81. Nell’ultima settimana è tornato a salire a 0.89, a causa della sola provincia aquilana, abbondantemente sopra l’1 da almeno due settimane. Se non arrestiamo questa dinamica, come abbiamo fatto per Chieti e Pescara che oggi – non a caso – non conoscono più comuni in zona rossa, rischiamo che tutto l’Abruzzo venga trascinato in arancione o addirittura in rosso. Sarebbe una beffa, visto che questa che inizia è la quarta settimana che la nostra Regione avrebbe registrato dati da zona gialla (abolita per decreto-legge): arrivare al giorno delle riaperture in condizioni da non poterlo fare".