AGRICOLTURA

In Abruzzo un osservatorio contro il caporalato

L'assessore regionale alle politiche agricole Pepe: «Purtroppo non solo il settore dell'agricoltura è coinvolto nel fenomeno del lavoro irregolare»

PESCARA. Un osservatorio; tavoli territoriali presieduti dai prefetti delle 4 province; controlli mirati; sostegno all'adesione delle aziende agricole alla «Rete del lavoro agricolo di qualità». Queste le iniziative previste da un accordo tra Regione Abruzzo, Anci, Ispettorato interregionale del lavoro di Roma, Inps, Inail, Cgil, Cisl, Uil, Assolavoro, Coldiretta, Cia e Copagri contro il fenomeno del caporalato che in regione registra una diffusione a macchia di leopardo, con un'incidenza ovviamente maggiore nelle aree a più alta vocazione agricola. «Purtroppo - sottolinea l'assessore regionale alle politiche agricole Dino Pepe - non solo il settore dell'agricoltura è coinvolto nel fenomeno del lavoro irregolare. Per affrontare queste situazioni abbiamo avviato una serie di riflessioni e approfondimenti con tutti i portatori d'interesse, oggi contenute nel protocollo che abbiamo firmato. Perché il caporalato è una piaga che impoverisce la nostra economia nel suo complesso, e quella agricola in particolare». L'osservatorio, secondo l'intesa, non solo monitorerà il fenomeno predisponendo azioni di contrasto, anche attraverso l'accoglienza dei lavoratori immigrati, ma si farà promotore di accordi tra sindacati e organizzazioni datoriali, così da individuare forme contrattuali più vantaggiose per lavoratori e aziende.