STUDIO DELL'ENEA
Inondazioni: a rischio Pescara, Martinsicuro e Fossacesia
Laboratorio galleggiante in mare. Su tre punti della costa abruzzese si prevede un maggior arretramento di spiagge e aree agricole
PESCARA. In mare con maschera e pinne, spingendo a nuoto un piccolo laboratorio galleggiante, per mappare i 23mila chilometri di costa rocciosa del Mediterraneo con l'obiettivo di studiare le variazioni del livello del mare. In Italia continentale sono state individuate quattro località, tutte sul versante Adriatico e tre delle quali in Abruzzo – Pescara, Martinsicuro e Fossacesia e una in Puglia – Lesina (Foggia) – con previsione di arretramento delle spiagge e delle aree agricole. È cominciata dalle coste dell'Argentario in Toscana l'edizione 2018 di Geoswim, il progetto scientifico condotto da Enea e Università di Trieste, nato nel 2012. Da allora sono stati percorsi 250 chilometri dall'Istria a Trieste, con tappa a Malta e Gozo, in Sicilia (Egadi e Ustica), in Sardegna (alcune isole dell'arcipelago della Maddalena, Capo Caccia e Tavolara), nel Lazio (promontorio di Gaeta) e in Grecia (Paros), per un totale di oltre 550 chilometri percorsi a nuoto. Il piccolo laboratorio portatile è equipaggiato con telecamere, sonar e sonda per le analisi chimico-fisiche. «Esplorando la costa da vicino, riusciamo a osservare quello che satelliti e imbarcazioni non riescono a vedere, rivelando le variazioni della costa, i meccanismi di erosione costiera e formazione di grotte marine e individuando la presenza di sorgenti d'acqua dolce», sottolinea il geomorfologo Fabrizio Antonioli del laboratorio Enea di Modellistica climatica e impatti.
Dopo la circumnavigazione dell'Argentario, questa edizione di Geoswim prevede anche l'esplorazione del limitrofo promontorio di Ansedonia.
Dopo la circumnavigazione dell'Argentario, questa edizione di Geoswim prevede anche l'esplorazione del limitrofo promontorio di Ansedonia.