L'Abruzzo? Con i turisti è scortese
Le pagelle del Touring Club alle regioni e agli enti locali. Bocciati gli uffici informazioni «Non rispondono alle e-mail»
PESCARA. Lasciare una e-mail senza risposta è un segno di inefficienza. Lasciare senza risposta anche una seconda e-mail di sollecito è un chiaro segno di scortesia. Il Touring Club Italiano si è basato su questo principio per stilare la classifica degli uffici del turismo di regioni ed enti locali. L'Abruzzo, secondo la ricerca pubblicata ieri dal quotidiano “la Repubblica”, non ne esce benissimo.
Se la Provincia di Bolzano risulta la più efficiente e cortese, l'Abruzzo è nel girone degli scortesi, assieme a buona parte del Sud (tranne la Basilicata) e alla Toscana che incredibilmente colleziona un punteggio negativo. L'idea che una e-mail possa fare la differenza tra una regione e l'altra non è affatto peregrina. Oggi il 38% dei turisti italiani organizza la propria vacanza chiedendo informazioni via Internet. E gli stranieri sono molti di più.
La brutta performace dell'Abruzzo non sorprende il presidente vicario dell'Aptr, l'Agenzia regionale di promozione turistica, Enzo Giammarino, ma la considera la conseguenza di una vecchia organizzazione amministrativa e del lavoro destinata a essere presto superata.
Oggi l'Aptr gestisce 27 tra uffici e presidi, con circa 100 persone che ogni anno in gran parte vengono prese da una selezione pubblica triennale e assunte per tre mesi. La graduatoria scorre in automatico rispetto alle richieste del territorio, per cui accade, ad esempio, che ad Alba Adriatica vada a lavorare un assunto originario dell'Aquila, a Lanciano un giovanotto di Pescara, a Chieti una precaria di Teramo. Con tutto quello che vuol dire in termini di professionalità e conoscenza del territorio. Senza tener conto che un precario assunto per tre mesi non sempre è motivato a essere cortese con chi chiede informazioni via e-mail, magari usando la lingua inglese.
«Ma il problema non è la scortesia, è la scarsa professionalità sia dal punto di vista della conoscenza della lingua straniera che della geografia turistica. Per il Consiglio d'amministrazione che presiedo la qualificazione dell'informazione e dell'assistenza turistica è una delle questioni prioritarie. Noi lo stiamo affrontando facendo due cose: innanzitutto stipulando convenzioni con i Comuni per avvicinare alle realtà locali le funzioni di informazione. Abbiamo già firmato con Pescara, Alba, Tortoreto, Francavilla, Lanciano. Presto firmeremo con Vasto, Pineto, Pescasseroli. L'obiettivo è di rendere gli uffici informativi più funzionali e aderenti alle realtà locali, puntando a mantenere aperti gli uffici per tutto l'anno. A Pescara, per sempio, siamo riusciti a mettere insieme con Comune, Provincia Pro loco e Fondazione Caripe uno sportello informativo finalmente degno di questo nome. La seconda iniziativa riguarda un telegiornale in lingua tedesca e inglese che dall'estate diffonderemo per quattro volte alla settimana su alcune emittenti locali».
Ma per Giammarino resta essenziale, per far marciare a regime la macchina del turismo, il varo della riforma dell'Aptr «che mi auguro venga votata dal Consiglio regionale martedì», e il decollo dei sistemi turistici locali.
Se la Provincia di Bolzano risulta la più efficiente e cortese, l'Abruzzo è nel girone degli scortesi, assieme a buona parte del Sud (tranne la Basilicata) e alla Toscana che incredibilmente colleziona un punteggio negativo. L'idea che una e-mail possa fare la differenza tra una regione e l'altra non è affatto peregrina. Oggi il 38% dei turisti italiani organizza la propria vacanza chiedendo informazioni via Internet. E gli stranieri sono molti di più.
La brutta performace dell'Abruzzo non sorprende il presidente vicario dell'Aptr, l'Agenzia regionale di promozione turistica, Enzo Giammarino, ma la considera la conseguenza di una vecchia organizzazione amministrativa e del lavoro destinata a essere presto superata.
Oggi l'Aptr gestisce 27 tra uffici e presidi, con circa 100 persone che ogni anno in gran parte vengono prese da una selezione pubblica triennale e assunte per tre mesi. La graduatoria scorre in automatico rispetto alle richieste del territorio, per cui accade, ad esempio, che ad Alba Adriatica vada a lavorare un assunto originario dell'Aquila, a Lanciano un giovanotto di Pescara, a Chieti una precaria di Teramo. Con tutto quello che vuol dire in termini di professionalità e conoscenza del territorio. Senza tener conto che un precario assunto per tre mesi non sempre è motivato a essere cortese con chi chiede informazioni via e-mail, magari usando la lingua inglese.
«Ma il problema non è la scortesia, è la scarsa professionalità sia dal punto di vista della conoscenza della lingua straniera che della geografia turistica. Per il Consiglio d'amministrazione che presiedo la qualificazione dell'informazione e dell'assistenza turistica è una delle questioni prioritarie. Noi lo stiamo affrontando facendo due cose: innanzitutto stipulando convenzioni con i Comuni per avvicinare alle realtà locali le funzioni di informazione. Abbiamo già firmato con Pescara, Alba, Tortoreto, Francavilla, Lanciano. Presto firmeremo con Vasto, Pineto, Pescasseroli. L'obiettivo è di rendere gli uffici informativi più funzionali e aderenti alle realtà locali, puntando a mantenere aperti gli uffici per tutto l'anno. A Pescara, per sempio, siamo riusciti a mettere insieme con Comune, Provincia Pro loco e Fondazione Caripe uno sportello informativo finalmente degno di questo nome. La seconda iniziativa riguarda un telegiornale in lingua tedesca e inglese che dall'estate diffonderemo per quattro volte alla settimana su alcune emittenti locali».
Ma per Giammarino resta essenziale, per far marciare a regime la macchina del turismo, il varo della riforma dell'Aptr «che mi auguro venga votata dal Consiglio regionale martedì», e il decollo dei sistemi turistici locali.