PARCO NAZIONALE
La lontra è tornata nel fiume Sangro: ecco le prime immagini dopo 40 anni
Le foto scattate nel tratto tra Pescasseroli e la diga di Barrea durante il lavoro di censimento della specie svolto dall'Università del Molise
PESCASSEROLI. Ecco le prime immagini della lontra lungo il corso del Sangro dopo 40 anni: le ha diffuse il Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm) e confermano il ritorno della "regina dei fiumi". Le foto sono state scattate nel corso del censimento affidato alla professoressa Anna Loy dell’Università del Molise per cercare di confermare la presenza della specie e, ove possibile, capire quanti individui hanno ricolonizzato il territorio. Immagini che il Parco ritiene di grande valore scientifico, perché confermano il buono stato di salute del Sangro e di tutti i suoi affluenti, a dimsotrazione dell’efficacia della azioni di conservazione dell’ambiente fluviale.
Il primo segno di presenza della lontra a monte della diga di Barrea risaliva all’estate del 2018 dopo oltre 40 anni dall’ultima segnalazione certa. Il lavoro che ha consentito di esplorare il fiume Sangro ed i suoi affluenti alla ricerca dei segni di presenza caratteristici della specie, è stato integrato dal fototrappolaggio presso i siti di marcatura della specie e affiancato da un primo tentativo di applicazione di una nuova tecnica di monitoraggio genetico.
Le attività hanno portato alla conferma della presenza della specie lungo il corso del fiume Sangro in tutto il tratto compreso tra Pescasseroli e la diga di Barrea. La lontra a monte della diga di Barrea è da considerarsi una presenza non più occasionale. Inoltre, grazie a due fototrappole, è stata registrata la presenza di un numero minimo di due individui adulti, uno dei quali maschio, e localizzare una tana.