Sergio Mattarella, 80 anni, presidente della Repubblica Italiana

L'ELEZIONE AL QUIRINALE

Mattarella rieletto Presidente, reazioni e commenti in Abruzzo

Per lui 759 voti, è il secondo Presidente più votato nella storia della Repubblica:  via libera al secondo mandato. Applauso di quattro minuti in aula. Reazioni e commenti in Abruzzo.

Sergio Mattarella resta Presidente della Repubblica. L'80enne giurista, accademico e avvocato siciliano, in carica dal 3 febbraio 2015, ha superato il quorum fissato a 505 voti ed è stato eletto per il secondo mandato 2022-2029. 

Dopo sei giorni di trattative e sette votazioni a vuoto, la scelta dei grandi elettori è caduta sul Presidente uscente, al quale è stato chiesto di accettare il secondo mandato.

Al termine dello scrutionio delle schede Mattarella è stato eletto con 759 voti, su un totale di 983 presenti e votanti accompagnato da 90 voti per l’ex magistrato Carlo Nordio, da 37 per il giudice antimafia Nino Di Matteo e da 25 schede bianche e una manciata altri voti. Mattarella bis non supera dunque il record registrato da Pertini che fu eletto con 832 voti, ma diventa il secondo capo dello Stato più votato. Ciampi infatti fu eletto con 707 voti. Nel 2015 Mattarella ottenne 665 voti su un totale di 995 grandi elettori votanti.

Numerosi i commenti e le reazioni del mondo politico, e non, in Abruzzo.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia, nella veste di grande elettore ha usato toni critici sulla rielezione di Mattarella:

"Un Parlamento moribondo e di moribondi ha fatto una scelta di basso profilo, ritrovandosi in ginocchio a pregare Sergio Mattarella di fare quello che Mattarella stesso aveva detto di non voler fare. Si sono barattati sette mesi di durata della legislatura del governo, e dei relativi stipendi parlamentari, nella paura che potesse saltare il governo, per sette anni di Quirinale e non credo che sia un fatto positivo per il Paese".

Mattarella, Fina: "Letta ha fatto vincere il Paese, Marsilio si conferma grande elettore del suo partito ma non dell'Abruzzo"

"Il merito di Enrico Letta non è quello di aver fatto vincere il Pd ma quello di aver fatto vincere il Paese. Che è stato esattamente quello che si è proposto e ci ha proposto fin dall’inizio, con il coraggio di aprire da subito ad un accordo largo e con la fermezza nel non partecipare al triste gioco della proposta e poi del ritiro di nomi uno dopo l’altro": lo dichiara Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese. 

Fina prosegue: "Questo deve essere sempre il Pd e questo ha dimostrato di essere: la principale infrastruttura della democrazia italiana, capace di ascoltare la volontà popolare e di tutelare  l’autorevolezza delle istituzioni. Con Sergio Mattarella le italiane e gli italiani possono continuare a contare in una figura di assoluta garanzia per tutti. Sbaglia Fratelli d'Italia a mancare anche questo appuntamento di coesione nazionale, inseguendo strumentalmente un voto anticipato che gli italiani non stanno chiedendo, soprattutto per il momento delicato che stiamo attraversando. Marco Marsilio si è confermato un grande elettore del suo partito ma non della nostra Regione; ha partecipato all’incontro della Conferenza della Regioni con Sergio Mattarella per comunicargli la sua contrarietà alla rielezione che gli hanno invece chiesto tutti gli altri Presidenti di Regione. Sono certo che la stragrande maggioranza degli abruzzesi siano al fianco del Presidente Mattarella; una stragrande maggioranza non rappresentata dal Presidente della Regione". 

“Mattarella è stato un grande Presidente della Repubblica che ha guidato l’Italia in uno dei momenti più difficili della sua storia. In queste ore, dopo che i leader dei partiti non sono riusciti a trovare un’intesa su un nome di alto profilo per la sua successione, Mattarella ha dimostrato ancora una volta di essere un uomo di grande responsabilità, accettando l’invito del Parlamento a una seconda rielezione e sbrogliando l’impasse in cui era fermo il Paese”.

Così il deputato Gianluca Vacca a commento della rielezione di Sergio Mattarella Presidente della Repubblica. “Una rielezione di un presidente della Repubblica – aggiunge – è sicuramente un passaggio delicato, a maggior ragione quando c’è già un precedente , e sicuramente testimonia una preoccupante crisi della politica e delle leadership dei partiti. Comunque adesso è importante che l’Italia abbia ancora un Presidente come Sergio Mattarella che, insieme a un’altra figura di altissimo spessore come il Presidente del Consiglio Mario Draghi, avrà il compito di continuare a lavorare per risollevare l’Italia dalla crisi”.

Mattarella: D’Alessandro (Iv), con suo bis vince il Paese
“Con Mattarella vince il Paese e perdono gli apprendisti stregoni Salvini e Conte, che hanno sbagliato tutto ciò che potevano sbagliare e l’Italia ha visto e capito tutto. Renzi un gigante difensore della politica e delle Istituzioni”. Cosi in una nota il Deputato abruzzese Camillo D’Alessandro. “Nel 2015 Salvini dichiarava che Mattarella non era il suo Presidente – aggiunge – quattro anni fa Di Maio e i 5Stelle chiedevano la messa in stato di accusa per alto tradimento del Presidente Mattarella, ora hanno votato tutti la scelta di Renzi di sette anni fa’”.

Quirinale: Legnini, buon lavoro presidente Mattarella
“Buon lavoro e grazie Presidente Mattarella. L’Italia può continuare a contare su una guida esemplare e sicura”. Lo afferma Giovanni Legnini, commissario per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma.

Mattarella: Marcozzi (M5S), suo bis soluzione migliore
“Oggi abbiamo rieletto come Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, nel momento più difficile della storia del nostro Paese dal dopoguerra in avanti, ha tenuto la barra dritta, diventando un punto di riferimento unico per i cittadini italiani e per l’intero arco parlamentare”. Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo e delegato dal Consiglio regionale in qualità di grande elettore per la votazione del Capo dello Stato Sara Marcozzi. “Abbiamo sempre ribadito – prosegue Marcozzi – in tutti questi giorni, l’importanza di scegliere una figura super partes, di garanzia e dall’alto profilo istituzionale, che unisse il Paese e il Parlamento invece di dividerli. Non solamente per seguire la grammatica istituzionale, ma anche per una questione puramente numerica, visto che nessuno aveva i voti per fare da solo. Questo il centrodestra non l’ha capito. Abbiamo così assistito al comportamento irresponsabile di chi ha preferito mandare al macero figure di prim’ordine nelle istituzioni del nostro Stato piuttosto che cercare una personalità condivisa. Dopodiché si è assistito al tentativo di rifugiarsi dietro all’elezione di una donna al Quirinale,
un’operazione che è sembrata più un’ultima spiaggia per nascondere la figuraccia appena fatta che altro. Neanche alcuni no a prescindere da parte del centrosinistra hanno aiutato. Si sono susseguite forzature su forzature che hanno portato, inevitabilmente, alla rottura di tutti i ponti possibili”. “La soluzione più adatta per sbloccare lo stallo che si era creato è questa. Nessuno rispecchia meglio del Presidente Sergio Mattarella il profilo di cui l’Italia ha adesso bisogno, e non è un caso se tra i grandi elettori, nonostante il suo nome non fosse mai stato indicato dai vertici di partito, sia sempre stato tra i più votati nei vari scrutini. Il Covid e le conseguenze che i cittadini pagano a livello sanitario, sociale ed economico, richiedevano una risposta che, alla fine, è
arrivata. È una garanzia per il nostro Paese, e sono certa che continuerà a fare il bene dell’Italia”, conclude.