Mercedes, la Coppa Acerbo e Fangio
La casa di Stoccarda dal 1924 a Pescara, due mondiali con l’argentino.
La Mercedes acquista la Brawn Gp e dice addio alla McLaren. La casa di Stoccarda torna in prima persona alle corse e cede la propria partecipazione nella scuderia di Woking, ma gli darà i motori fino al 2015. Mancava dal 1955, dalla tragedia di Le Mans. La parabola della Mercedes nelle corse automobilistiche interseca, fin daglia anni venti l’Abruzzo e, nel Dopoguerra, il profeta della casa di Stoccarda fu un grande pilota, il più grande di tutti i tempi: Juan Manuel Fangio, nato in Argentina da genitori abruzzesi. Era il mese di luglio del 1924 quando si tenne la prima edizione della Coppa Acerbo a Pescara e c’era una Mercedes al via. Bisogna attendere il 1930 e la pausa del 1929 (per la costruzione della strada ferrata per il trenino Pescara-Penne) per rivedere a piazza Duca degli Abruzzi le mitiche Mercedes SSK, fuidate dal principe Rodolfo Del Drago edela noto pasticciere napoletano Federico Caflisch.
Nel 1932, in via non ufficiale, Alfred Neubauer, direttore di scuderia (oggi si chiamarebbe team principal), portò a Pescara i modelli SKK doppio compressore da 7.000 cc.. I piloti erano Rudolf Caracciola e Manfred Von Brauschitsch. Avrebbero scritto la storia del circuito pescarese e della lotta senza esclusione di colpi fra le Alfa Romeo e il duo tedesco, Mercedes-Auto Union. Nel 1934, un modello W25 guidato dal marchigiano Luigi Fagioli sfrecciò prima a piazza Duca degli Abruzzi. Nel 1938, è stata la volta di Rudolf Caracciola con la W154. Dopo il pernicioso secondo conflitto mondiale, Neubauer, grazie al progettista Uhlenhaut, confezionò un paio di modelli che fecero storia, la 300 SLR e la W196. L’interprete di questo miracolo tecnologico fu Juan Manuele Fangio, ramo argentino di un ceppo abruzzese, come era solito dipingersi.
Il 1955 regala il terzo titolo mondiale a Fangio (il secondo l’aveva vinto nel 1954 sempre su Mercedes) ma anche l’addio della Mercedes alle corse dopo la tragedia di Le Mans. La stella di Fangio, però, non si offusca. Alla Mille Miglia del 1955 con la 300 SLR il pilota originario di Castiglione Messer Marino si classifica al secondo posto dietro il compagno di squadra Stirling Moss, Maglioli su Ferrari è terzo. Ora la Mercedes Grand Prix, questo il nome della nuova scuderia nata dalle ceneri della Brawn Gp, torna in pista ma perde il pilota campione del mondo 2009, Jendo Button. L’inglese, nel mondiale 2010, è pronto a fare il salto in McLaren, la scuderia di fatto scaricata da Mercedes, anche se gli fornirà i motori fino al 2015. Button si appresta a firmare un contratto triennale in cui vedrà quasi raddoppiare il suo ingaggio annuale (sei milioni di sterline, circa 10 milioni di euro).
Se l’affare si concluderà, la McLaren avrà una guida tutta di casa: Button affiancherebbe infatti Lewis Hamilton e la sola scuderia inglese potrebbe mettere in pista due campioni del mondo. Se però Button firmerà per la McLaren, la Mercedes potrebbe prendersi un altro campione del mondo, attualmente senza contratto: Kimi Raikkonen, che ha lasciato la Ferrari e il posto a Fernando Alonso, a questo punto potrebbe far gola proprio a Ross Brawn e formare il tandem della Mercedes Gp con Nico Rosberg. Chi un posto sicuro lo ha trovato é Timo Glock: il tedesco, rimasto a spasso dopo l’addio della Toyota, ha firmato per la Manor Gp, una delle novità del prossimo anno.
Nel 1932, in via non ufficiale, Alfred Neubauer, direttore di scuderia (oggi si chiamarebbe team principal), portò a Pescara i modelli SKK doppio compressore da 7.000 cc.. I piloti erano Rudolf Caracciola e Manfred Von Brauschitsch. Avrebbero scritto la storia del circuito pescarese e della lotta senza esclusione di colpi fra le Alfa Romeo e il duo tedesco, Mercedes-Auto Union. Nel 1934, un modello W25 guidato dal marchigiano Luigi Fagioli sfrecciò prima a piazza Duca degli Abruzzi. Nel 1938, è stata la volta di Rudolf Caracciola con la W154. Dopo il pernicioso secondo conflitto mondiale, Neubauer, grazie al progettista Uhlenhaut, confezionò un paio di modelli che fecero storia, la 300 SLR e la W196. L’interprete di questo miracolo tecnologico fu Juan Manuele Fangio, ramo argentino di un ceppo abruzzese, come era solito dipingersi.
Il 1955 regala il terzo titolo mondiale a Fangio (il secondo l’aveva vinto nel 1954 sempre su Mercedes) ma anche l’addio della Mercedes alle corse dopo la tragedia di Le Mans. La stella di Fangio, però, non si offusca. Alla Mille Miglia del 1955 con la 300 SLR il pilota originario di Castiglione Messer Marino si classifica al secondo posto dietro il compagno di squadra Stirling Moss, Maglioli su Ferrari è terzo. Ora la Mercedes Grand Prix, questo il nome della nuova scuderia nata dalle ceneri della Brawn Gp, torna in pista ma perde il pilota campione del mondo 2009, Jendo Button. L’inglese, nel mondiale 2010, è pronto a fare il salto in McLaren, la scuderia di fatto scaricata da Mercedes, anche se gli fornirà i motori fino al 2015. Button si appresta a firmare un contratto triennale in cui vedrà quasi raddoppiare il suo ingaggio annuale (sei milioni di sterline, circa 10 milioni di euro).
Se l’affare si concluderà, la McLaren avrà una guida tutta di casa: Button affiancherebbe infatti Lewis Hamilton e la sola scuderia inglese potrebbe mettere in pista due campioni del mondo. Se però Button firmerà per la McLaren, la Mercedes potrebbe prendersi un altro campione del mondo, attualmente senza contratto: Kimi Raikkonen, che ha lasciato la Ferrari e il posto a Fernando Alonso, a questo punto potrebbe far gola proprio a Ross Brawn e formare il tandem della Mercedes Gp con Nico Rosberg. Chi un posto sicuro lo ha trovato é Timo Glock: il tedesco, rimasto a spasso dopo l’addio della Toyota, ha firmato per la Manor Gp, una delle novità del prossimo anno.