Negozi aperti o chiusi nei giorni di festa? Vige il fai come ti pare

Mai come quest’anno si applica la liberalizzazione E tra domani e il Primo maggio non esiste più l’alternanza

PESCARA. Negozi e centri commerciali chiusi o aperti domani e il Primo maggio? In Abruzzo quest’anno la legge sulla liberalizzazione nel commercio trova massima attuazione con il rischio di generare confusione fra i consumatori.

Molti centri commerciali hanno deciso di restare aperti, altri di lavorare solo in uno dei due giorni ed altri ancora di rimanere chiusi. In linea di massima i lavoratori - il settore, secondo le stime, conta oltre 10mila dipendenti - piaccia o no, dovranno lavorare per la Festa della Liberazione di domani e per quella dei Lavoratori. Ma in base appunto al principio della liberalizzazione degli orari ognuno fa quello che vuole.

Diversi i centri commerciali e i punti vendita che resteranno aperti in entrambe le giornate festive: ne sono un esempio il Pescara Nord, l'Outlet Village e Trony di Città Sant'Angelo, il centro Val Vibrata di Colonnella e l'Oasi di Montesilvano. Altri saranno invece aperti domani e chiusi il Primo maggio: è il caso del Megalò di Chieti, del centro commerciale Gran Sasso di Teramo, del Costa Verde, al confine tra San Salvo e Montenero di Bisaccia, dell'Auchan Pescara all'aeroporto, dell'Auchan Pescara Mall a Villanova di Cepagatti, e dell'Ortona Center.

Non manca chi ha deciso di rispettare in pieno le feste: ci sono, tra gli altri, Ikea e il Centro d'Abruzzo, a San Giovanni Teatino.

In molti casi a decidere non sono i singoli ipermercati, ma direttamente le proprietà. Il gruppo Conad, ad esempio, ha deciso di aprire la maggior parte dei 74 punti vendita abruzzesi il 25 aprile, mentre il Primo maggio l'apertura è garantita, per circa la metà dei negozi, solo di mattina. Se per Ipercoop il fatto di restare chiusi rappresenta «una scelta coerente con i valori, la cultura, e la storia della cooperazione e di quella di consumo in particolare», per Conad le apertura sono «a garanzia di un maggiore servizio e a favore di un cliente sempre più esigente».

«In queste giornate siamo sempre stati aperti perché c'è più movimento», spiega il direttore di Trony Città Sant'Angelo, Giovanni Vaiano.

«Nonostante gli obiettivi iniziali delle liberalizzazioni», è il commento di Luca Ondifero, segretario regionale Filcams Cgil, «i consumi sono costantemente diminuiti e l'occupazione non è affatto aumentata, ma, al contrario, si fa spesso ricorso a procedure di esubero. Le liberalizzazioni non hanno ottenuto i risultati sperati, ma hanno solo portato a disagi per il personale. Le feste sono feste per tutti e i lavoratori dovrebbero avere la possibilità di continuare a gestire i propri spazi e i propri tempi».

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