Nuovi ospedali, sì dal conclave Pdl
Venturoni: ora c’è il consenso politico e l’impegno a trovare 400 milioni.
SCANNO. Sei ore di discussioni al conclave Pdl di Scanno per dare il via libera al piano di rottamazione e ricostruzione di cinque ospedali: Giulianova, Vasto, Lanciano, Sulmona e Avezzano. «Una discussione schietta. Sono stato anche contestato ma alla fine abbiamo deciso». A rivelarlo è l’assessore alla sanità Lanfranco Venturoni che ieri è uscito soddisfatto dal conclave di Scanno per aver convinto i consiglieri e assessori del Pdl di un progetto che, ricorda: «è nello stesso programma promesso ai cittadini dal governo di centrodestra». «Vogliamo ammodernare la sanità», promette Venturoni, «prima pagando e mettendo in sicurezza i debiti passati, e poi per i prossimi anni realizzando in Abruzzo una sanità moderna. Costruire nuovi ospedali e ristrutturare ammodernandoli tutti gli altri».
I costi del progetto saranno elevati. Per i cinque ospedali da rottamare e rifare da capo si prevede una spesa che tocca i 400 milioni, con la Regione Abruzzo che dovrà impiegare 100 milioni, lo Stato 240, attraverso anche la legge 20 sulle aree sismiche, più una quota di contribuzione spetta alle Asl con la vendita degli attuali immobili. Un patrimonio edilizio di pregio per le aree che occupano le strutture esistenti per lo più nei centri storici delle città. «Non nascondo che alcuni consiglieri mi hanno criticato», prosegue Venturoni, «nel senso che la mia poteva essere vista come una fuga in avanti e un mancato coinvolgimento dei protagonisti del territorio. La discussione è stata molto produttiva.
A Scanno ci siamo detti convinti che siamo di fronte ad una necessità. Un cambiamento imposto dai costi e dal programma innovativo di questa giunta». Sui costi Venturoni ricorda che attualmente la sanità abruzzese assorbe l’80% del bilancio regionale, ossia 2 miliardi 252 milioni, per i 22 ospedali pubblici la Regione spende ogni anno un miliardo e 200 milioni, e buona parte di questa montagna di denaro va via per le inefficenze strutturali degli ospedali. «Spenderemo meno nel ricostruirli in altri posti con nuove metodiche più che lasciare le strutture così come sono», fa presente l’assessore regionale. Nel dibattito si è però anche osservato che per ora sono proposte, «un conto sono le idee, altro è tramutarle in realtà».
I consiglieri Pdl hanno sollevato che lo stato degli ospedali presenta gravi carenze, entrare oggi in un pronto soccorso super affolato o fare una fila al Centro di prenotazioni significa far imbestialire anche il più mite dei cittadini. «Sono questi i problemi veri e da risolvere», sottolinea Venturoni, «bisogna attivarsi subito, il percorso per i cinque ospedali da ricostruire e la sistemazione delle altre strutture. Il nostro progetto va ora concordato che la Cabina di regia sulla sanità di cui fanno parte la Regione, il comissario Redigolo, il ministro Fazio e i dirigenti del ministero. Siano daccordo sulle opere da realizzare e il prossimo incontro si terrà a fine agosto poi ci sarà la parte economica, i progetti, i bandi di gara per gli appalti e la ricostruzione delle strutture. Se agiremo uniti, tra 3-5 anni, possiamo farcela».
I costi del progetto saranno elevati. Per i cinque ospedali da rottamare e rifare da capo si prevede una spesa che tocca i 400 milioni, con la Regione Abruzzo che dovrà impiegare 100 milioni, lo Stato 240, attraverso anche la legge 20 sulle aree sismiche, più una quota di contribuzione spetta alle Asl con la vendita degli attuali immobili. Un patrimonio edilizio di pregio per le aree che occupano le strutture esistenti per lo più nei centri storici delle città. «Non nascondo che alcuni consiglieri mi hanno criticato», prosegue Venturoni, «nel senso che la mia poteva essere vista come una fuga in avanti e un mancato coinvolgimento dei protagonisti del territorio. La discussione è stata molto produttiva.
A Scanno ci siamo detti convinti che siamo di fronte ad una necessità. Un cambiamento imposto dai costi e dal programma innovativo di questa giunta». Sui costi Venturoni ricorda che attualmente la sanità abruzzese assorbe l’80% del bilancio regionale, ossia 2 miliardi 252 milioni, per i 22 ospedali pubblici la Regione spende ogni anno un miliardo e 200 milioni, e buona parte di questa montagna di denaro va via per le inefficenze strutturali degli ospedali. «Spenderemo meno nel ricostruirli in altri posti con nuove metodiche più che lasciare le strutture così come sono», fa presente l’assessore regionale. Nel dibattito si è però anche osservato che per ora sono proposte, «un conto sono le idee, altro è tramutarle in realtà».
I consiglieri Pdl hanno sollevato che lo stato degli ospedali presenta gravi carenze, entrare oggi in un pronto soccorso super affolato o fare una fila al Centro di prenotazioni significa far imbestialire anche il più mite dei cittadini. «Sono questi i problemi veri e da risolvere», sottolinea Venturoni, «bisogna attivarsi subito, il percorso per i cinque ospedali da ricostruire e la sistemazione delle altre strutture. Il nostro progetto va ora concordato che la Cabina di regia sulla sanità di cui fanno parte la Regione, il comissario Redigolo, il ministro Fazio e i dirigenti del ministero. Siano daccordo sulle opere da realizzare e il prossimo incontro si terrà a fine agosto poi ci sarà la parte economica, i progetti, i bandi di gara per gli appalti e la ricostruzione delle strutture. Se agiremo uniti, tra 3-5 anni, possiamo farcela».