Pagano elenca gli errori, ma non evita altri attacchi

27 Giugno 2014

PESCARA. «Sia chiaro, se errori ci sono stati, questi sono stati soprattutto di autorefenzialità del gruppo dirigente di centrodestra e di scarsa e inefficace comunicazione alla nostra cittadinanza...

PESCARA. «Sia chiaro, se errori ci sono stati, questi sono stati soprattutto di autorefenzialità del gruppo dirigente di centrodestra e di scarsa e inefficace comunicazione alla nostra cittadinanza di quanto si stava operando per il bene di tutti. La necessità storica di una politica "alta" e non più solo clientelare necessitava di una crescita culturale che noi non abbiamo saputo promuovere e diffondere»: la relazione con un’analisi sulla sconfitta alle elezioni regionali, non hanno evitato al presidente regionale di Forza Italia Nazario Pagano le critiche da parte dall’ala più estrema del partito. L’ex assessore (e attuale consigliere regionale) Mauro Febbo, il consigliere Lorenzo Sospiri hanno rinnovato gli attacchi su come è stata condotta la campagna elettorale e sulla conduzione in generale del partito. L’occasione del “confronto” è stata la riunione del comitato regionale di Forza Italia alla quale hanno partecipato parlamentari, e candidati non eletti. Una sorta di resa dei conti, già uscita sulle pagine dei giornali, e questa volta condotta in casa o meglio nella sala di un elegante hotel del centro.

Pagano ha parlato di «divario inaspettato» con il centrosinistra, di elettori che «non hanno compreso quanto di straordinario è stato fatto» e, appunto, di eventuali errori. Parole che ad alcuni dei presenti sono apparse come una sorta di giustificazione. Pagano ha ricordato di aver preso servizio nei giorni in cui hanno imperversato le notizie sulle inchieste. «Di conseguenza», ha detto, «si è diffusa fra i nostri dirigenti di centrodestra la convinzione e la voce diffusa che avremmo perso e questo clima di sfiducia autolesionistico ha indotto molti di quegli amministratori, che definirei "border line", ad abbandonare la "nave che affonda", così come fanno i topi». Sulla giunta D’Alfonso, Pagano ha detto che è sbilanciata verso Pescara e a rivendicato per Fi il posto della vice presidenza del Consiglio con Paolo Gatti.

E per il futuro? «La riunione di oggi dovrà rappresentare un punto di partenza per stabilire nel merito e nel metodo le prossime iniziative, a cominciare dall'assemblea pubblica e aperta a tutti che sarà il nostro prossimo appuntamento», ha continuato Pagano rinnovando l’appello all’unità: «Perché l'esito delle elezioni ci obbliga ad un cambio di passo e di visione politica».(cr.re.)