ABRUZZO
Politica e sentimenti: Bellachioma, scambio di querele con la ex
Barbara Kiss: «Ho subìto violenze fisiche e psichiche». Il parlamentare leghista: «L’ho sempre rispettata, ora la denuncio io»
GIULIANOVA. Una relazione terminata male, ma che ora rischia di finire a suon di querele e carte bollate. È la storia tormentata tra l’onorevole Giuseppe Bellachioma, segretario regionale della Lega, e la sua ex, Barbara D’Antonio, conosciuta sui social come Barbara Stella Kiss.
Prima una serie di sfoghi su Facebook da parte della donna e ora una querela nei confronti del parlamentare. Secca e piccata la replica del diretto interessato che annuncia querele a sua volta.
«Ho incaricato l'avvocato Francesco Mastromauro», scrive la donna, «di agire nelle competenti sedi civili e penali nei confronti dell'Onorevole Giuseppe Bellachioma, per tutelare la mia dignità di donna e di essere umano. È mia intenzione, infatti, che il Bellachioma risponda di tutte le condotte che, in costanza della relazione affettiva con lo stesso intrattenuta sino al 29 giugno scorso, mi hanno procurato un forte stress emotivo, una menomazione dell'integrità psicofisica ed un peggioramento della qualità della vita a causa di vessazioni e pressioni psicologiche nonché comportamenti fisici e verbali aggressivi che hanno generato in me un grave stato di prostrazione».
«Lo faccio per me», continua Barbara Stella Kiss, «e per tutte le donne che, per amore, subiscono, in silenzio, prevaricazioni psicologiche e fisiche. Nessuno può approfittarsi di una donna innamorata. Men che meno se chi lo fa è un rappresentante del popolo nelle istituzioni ed esercita la funzione di legislatore. Non si può esprimere il proprio voto in parlamento a favore di leggi a tutela delle donne e poi, nel privato, fare l'esatto contrario. Mi batterò affinché venga fatta giustizia e la verità prevalga».
Non si fa attendere la replica di Bellachioma.
«La mia ex mi accusa di violenze fisiche e psichiche», sottolinea, «mettendo in gioco il mio ruolo di legislatore e parlamentare. A questo punto la mia pazienza è finita, ho tollerato fin troppo, se un rapporto finisce è perché finisce. Poi se vogliamo parlare di violenza e comportamenti discutibili, allora è stata lei che sotto casa mia ha fatto una scenata spaventando le mie figlie, di cui una incinta».
Il parlamentare annuncia che «domani (oggi ndr)» procederà «a una querela per diffamazione, stalking e per tutto quello che venisse ravvisato. Mi devo tutelare non soltanto come parlamentare, ma soprattutto come uomo. La relazione era pubblica, ho mille testimoni che possono dire che io la portavo su un palmo di mano e posso dire che niente nei suoi confronti avevo come atteggiamento vessatorio, ma visto che questa storia sta prendendo questa piega...». Non manca una polemica di stampo politico. «Guarda caso», osserva Bellachioma, «il suo avvocato ora è Mastromauro, l’ex sindaco di Giulianova (avversario politico del parlamentare ndr). Quindi mi dispiace che lei si stia prestando a questa cosa. Essere buonisti va bene, ma essere descritto come una persona violenta e un prevaricatore è una cosa che non sta né in cielo, né in terra. Non so quale sia il suo scopo, non so quale sia il motivo per cui lo sta facendo, però risponderà anche lei di queste cose. Io ho mille testimoni, lei probabilmente neanche uno».
Il finale è una considerazione amara. «Non so», conclude, «se tutto questo sarebbe accaduto se io fossi stato una persona normale e non un parlamentare. È veramente una cosa che non posso tollerare: la questione privata che viene strumentalizzata politicamente non sta né in cielo e né in terra».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Prima una serie di sfoghi su Facebook da parte della donna e ora una querela nei confronti del parlamentare. Secca e piccata la replica del diretto interessato che annuncia querele a sua volta.
«Ho incaricato l'avvocato Francesco Mastromauro», scrive la donna, «di agire nelle competenti sedi civili e penali nei confronti dell'Onorevole Giuseppe Bellachioma, per tutelare la mia dignità di donna e di essere umano. È mia intenzione, infatti, che il Bellachioma risponda di tutte le condotte che, in costanza della relazione affettiva con lo stesso intrattenuta sino al 29 giugno scorso, mi hanno procurato un forte stress emotivo, una menomazione dell'integrità psicofisica ed un peggioramento della qualità della vita a causa di vessazioni e pressioni psicologiche nonché comportamenti fisici e verbali aggressivi che hanno generato in me un grave stato di prostrazione».
«Lo faccio per me», continua Barbara Stella Kiss, «e per tutte le donne che, per amore, subiscono, in silenzio, prevaricazioni psicologiche e fisiche. Nessuno può approfittarsi di una donna innamorata. Men che meno se chi lo fa è un rappresentante del popolo nelle istituzioni ed esercita la funzione di legislatore. Non si può esprimere il proprio voto in parlamento a favore di leggi a tutela delle donne e poi, nel privato, fare l'esatto contrario. Mi batterò affinché venga fatta giustizia e la verità prevalga».
Non si fa attendere la replica di Bellachioma.
«La mia ex mi accusa di violenze fisiche e psichiche», sottolinea, «mettendo in gioco il mio ruolo di legislatore e parlamentare. A questo punto la mia pazienza è finita, ho tollerato fin troppo, se un rapporto finisce è perché finisce. Poi se vogliamo parlare di violenza e comportamenti discutibili, allora è stata lei che sotto casa mia ha fatto una scenata spaventando le mie figlie, di cui una incinta».
Il parlamentare annuncia che «domani (oggi ndr)» procederà «a una querela per diffamazione, stalking e per tutto quello che venisse ravvisato. Mi devo tutelare non soltanto come parlamentare, ma soprattutto come uomo. La relazione era pubblica, ho mille testimoni che possono dire che io la portavo su un palmo di mano e posso dire che niente nei suoi confronti avevo come atteggiamento vessatorio, ma visto che questa storia sta prendendo questa piega...». Non manca una polemica di stampo politico. «Guarda caso», osserva Bellachioma, «il suo avvocato ora è Mastromauro, l’ex sindaco di Giulianova (avversario politico del parlamentare ndr). Quindi mi dispiace che lei si stia prestando a questa cosa. Essere buonisti va bene, ma essere descritto come una persona violenta e un prevaricatore è una cosa che non sta né in cielo, né in terra. Non so quale sia il suo scopo, non so quale sia il motivo per cui lo sta facendo, però risponderà anche lei di queste cose. Io ho mille testimoni, lei probabilmente neanche uno».
Il finale è una considerazione amara. «Non so», conclude, «se tutto questo sarebbe accaduto se io fossi stato una persona normale e non un parlamentare. È veramente una cosa che non posso tollerare: la questione privata che viene strumentalizzata politicamente non sta né in cielo e né in terra».
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