Riabilitazione, 65 milioni alle strutture private
Stabiliti i tetti di spesa del 2014, entro il 10 luglio la firma dei contratti In corso la riconversione dei posti letto in eccesso in servizi per anziani
PESCARA. Le strutture private accreditate o in attesa di accreditamento che erogano servizi di riabilitazione avranno tempo fino al 10 luglio per firmare i contratti relativi ai tetti di spesa previsti dalla Regione. La spesa per il 2014 è 65 milioni circa di euro. Senza contratti le strutture private non potranno erogare prestazioni sanitarie al servizio pubblico. Lo stabilisce un recente decreto del commissario ad acta della sanità Gianni Chiodi nel quale viene pubblicata la suddivisione degli importi previsti per singola struttura (vedi tabella). Tema delicato quello delle strutture cosiddette “ ex articolo 26”, perché la Regione prevede da un lato una riduzione dei costi (6 milioni nel 2014 che diventeranno 12 milioni nel 2015), dall’altro la soppressione dei posti letto ritenuti in eccesso rispetto agli standard nazionali. I posti letto soppressi saranno poi riconvertiti, nelle stesse strutture in posti letto per Ra e Rsa, cioè in servizi per l’assistenza agli anziani di cui l’Abruzzo è carente (un dato rilevato dall’ultimo tavolo di monitoraggio dei ministeri della Salute e dell’Economia). In sostanza si regolarizzerà una situazione che si è creata di fatto nel tempo: quella cioè di strutture per la riabilitazione che erogano anche servizi di assistenza agli anziani. In questo caso naturalmente saranno ridefinite anche le tariffe. Il tetto previsto dalla regione è rigido, poiché essendo la sanità abruzzese commissariata la Regione non può disporre di risorse aggiuntive extrabudget.
Intanto nei giorni scorsi la Ragioneria generale dello Stato ha fatto il punto sulle criticità della sanità nelle regioni in piano di rientro. La situazione è quella di criticità che permangono, di ripianamento parziale del disavanzo con tasse «salate» ai contribuenti e in qualche caso anche dei miglioramenti. Agli esiti delle verifiche effettuate dai Tavoli tecnici - si spiega nel rapporto - il risultato d'esercizio 2013 vede in miglioramento Campania e Abruzzo. La sanità regionale campana presenta un avanzo di 6 milioni e 143 mila euro che, con le coperture derivanti dalla massimizzazione delle aliquote fiscali, arrivano a 60 milioni e 142 mila euro, mentre l' Abruzzo presenta un avanzo di 341 mila euro per il 2013, anche se permangono criticità per gli anni 2011 e 2012. La Regione Lazio presenta un disavanzo di 702 milioni e 890 mila euro, che in seguito a correttivi tecnici e massicce coperture fiscali è diventato un avanzo di 177 milioni e 416 mila euro. Gravi criticità registra ancora la Regione Sicilia: il risultato di gestione prima delle coperture è stato calcolato in un disavanzo di 102 milioni . Le tasse «salate» pagate dai calabresi, pari a 109 milioni e 398 mila euro, hanno invece coperto il disavanzo di 30 milioni, che conferma ancora serie difficoltà di ripresa. Arranca ancora la regione Molise che presenta un disavanzo di 51 milioni 743 mila euro.