Il castello di Rocca Calascio (da turismo.abruzzo.it)

ABRUZZO

Rocca Calascio milionaria: vince il bando Attrattività dei Borghi / LA CLASSIFICA

Il progetto di rigenerazione del comune aquilano si aggiudica 20 milioni di euro del Pnrr davanti a Lama dei Peligni, Castelli e Pacento e ad altri 13 centri delle quattro province

PESCARA. Piovono milioni di euro su Rocca Calascio. Per la precisione sono 20 i milioni che il comune aquilano si è aggiudicato grazie al bando "Attrattività dei Borghi"  con il  progetto "Rocca Calascio luce d'Abruzzo". L’ha spuntata su altri 16 borghi abruzzesi che avevano presentato la candidatura. A sceglierlo è stato il Nucleo di valutazione appositamente costituito, che ora deve trasmettere il tutto alla giunta regionale e da qui al ministero della Cultura per il prosieguo dell’iter burocratico.

Questa la graduatoria dei 17 progetti presentati con il punteggio complessivo attribuito a ciascun Comune: Calascio, 80, Lama dei Peligni 77, Castelli 76, Pacentro 67, Palena 66, Scurcola Marsicana 63, Navelli 61, Farindola 59, Capestrano 58, Anversa degli Abruzzi 56, Rapino 55, Pescina 54, Guardiagrele 54, Caramanico Terme 52, Lettopalena 48, Prata d’Ansidonia 44, Balsorano 41.

A dare l'annuncio della vincita di Rocca Calascio sono stati il presidente della giunta regionale Marco Marsilio e l'assessore al Turismo Daniele D’Amario: "Rocca Calascio, simbolo dell’Abruzzo, con la sua immagine nota nel mondo e il castello più fotografato d’Italia, visitato da 100mila turisti l’anno, è il vincitore del bando 'Attrattività dei Borghi' e dunque, si aggiudica 20 milioni di euro". La proposta di "Rocca Calascio Luce d’Abruzzo" prevede un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandonati per la rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale. E rientra nel Pnrr che destina complessivamente 1 miliardo di euro alla rivitalizzazione di questi borghi italiani. 

"Il Nucleo di valutazione ha scelto questo progetto che, partendo dalla cultura, investe tutti gli aspetti più importanti: sociale, economico, infrastrutturale, ambientale, di innovazione con un avanzato livello di progettazione per rispondere alle tempistiche previste dal Pnrr", si legge nella nota di Marsilio e D'Amario. La proposta getta le basi per la realizzazione di un polo della cultura "che vedrà anche una serie di azioni complementari, un albergo diffuso nei palazzi chiusi e semiabbandonati, un’area per il campeggio e la sosta dei cavalli lungo il percorso dell’ippovia, tutti servizi elementari totalmente mancanti".  Oltre a salvaguardare un patrimonio storico e architettonico, unico, un sito di importanza straordinaria, con un’area archeologica danneggiata dagli ultimi terremoti: "L’incremento del livello occupazionale sarà garantito dall’apertura delle nuove attività e dalla valorizzazione e ampliamento di quelle presenti".

Un paese dove purtroppo si respira lo spopolamento, l’abbandono della montagna dell’Abruzzo interno anche se con un paesaggio mozzafiato in cui da 1.460 metri d’altezza si possono ammirare tutti i massici montuosi dell’Appennino. “Il finanziamento di 20 milioni di euro si colloca nella prospettiva di una rigenerazione culturale, ma anche economica del borgo che corre il rischio di essere abbandonato o di andare incontro ad un ulteriore decremento della popolazione – dichiarano Marsilio e  D’Amario – Un patrimonio che, grazie a questo progetto pilota, verrà tutelato attraverso interventi di riqualificazione degli spazi pubblici, il recupero del patrimonio storico architettonico e l’attivazione di iniziative culturali, economiche, di edilizia sociale e turismo”.