Sanità, più vincoli sulle spese
PESCARA. Ci saranno 2 miliardi e 800 milioni in più per la sanità delle Regioni italiane. Ma ci saranno anche regole più stringenti sui conti. È il risultato di 4 mesi di trattative tra Governo e Regioni.
L’accordo sul “Patto per la salute” prevede per il 2010 risorse per 106,2 miliardi complessivi, quasi tre in più rispetto ai 103,48 miliardi del 2009. Per il 2011 l’aumento sarà di 2,439 miliardi e per il 2012 di 3,42 miliardi.
Ma l’accordo prevede anche nuove regole per i commissariamenti. Si stabilisce in particolare che oltre la soglia del 5% di deficit nella sanità, le Regioni si impegnano a piani di rientro con risorse proprie. Se le verifiche saranno negative, scatterà il commissariamento ed il commissario sarà il Presidente della regione. Le Regioni hanno dato dunque la disponibilità ad aumentare la quantità dei servizi, l’efficienza e ad agire con maggiore rigore, accettando il rischio di meccanismi sanzionatori.
L’Abruzzo è già commissariata da settembre 2008, ma l’indicazione che si dà nel Patto del presidente come eventuale commissario dovrebbe favorire un passaggio di poteri tra l’attuale commissario Gino Redigolo, il cui incarico scade il 31 dicembre, e Gianni Chiodi che dal 1º gennaio assumerà anche la carica di commissario per la ricostruzione post-terremoto. Potrebbe però non trattarsi di commissariamento. Infatti secondo il Patto siglato col governo, le Regioni già commissariate hanno la possibilità di presentare un nuovo piano di rientro «ai sensi della nuova disciplina». Se il piano verrà approvato cesserà anche il commissariamento. In questo caso l’assessore Venturoni potrebbe rivestire la sua carica con pieni poteri.
Adesso la partita si apre sulla ripartizione del fondo tra le singole Regioni. L’Abruzzo da sempre sostiene che le sue risorse, circa 2 miliardi 254 milioni nel 2009, sono sottostimate e non garantiscono i servizi. Sarà proprio questo l’argomento che l’assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni porterà ai suoi colleghi, cercando di far passare la tesi che i criteri per la divisione delle risorse non possono funzionare in un territorio complesso come quello abruzzese.
Ma nei rapporti tra Regioni stanno per entrare altri meccanismi. Per esempio quello dell’ourtsocing. Nei giorni scorsi il viceministro della Salute Ferruccio Fazio ha spiegato che le Regioni più virtuose, come la Lombardia, potrebbero, magari tramite la costituzione di apposite Fondazioni realizzate in collaborazione con le imprese private, partecipare ai bandi per la fornitura di strutture o servizi ad altre Regioni meno avanzate. Una proposta che «rientra nello spirito del federalismo» ha affermato Fazio.
Un’altra novità potrebbe riguardare l’introduzione nelle Asl di una nuova figura: quella di un direttore tecnico che si occupi di acquisti, gestione e manutenzione delle apparecchiature. La nuova figura professionale pensata dal ministero della Salute dovrebbe essere istituita con l’approvazione parlamentare di un emendamento al disegno di legge sul governo clinico.
Una cosa sola non cambierà. La supertassazione. Neanche se il governo si deciderà ad abbassare l’Irap alle imprese. Quella, ha detto Fazio, non riguarderà il campo della sanità.
L’accordo sul “Patto per la salute” prevede per il 2010 risorse per 106,2 miliardi complessivi, quasi tre in più rispetto ai 103,48 miliardi del 2009. Per il 2011 l’aumento sarà di 2,439 miliardi e per il 2012 di 3,42 miliardi.
Ma l’accordo prevede anche nuove regole per i commissariamenti. Si stabilisce in particolare che oltre la soglia del 5% di deficit nella sanità, le Regioni si impegnano a piani di rientro con risorse proprie. Se le verifiche saranno negative, scatterà il commissariamento ed il commissario sarà il Presidente della regione. Le Regioni hanno dato dunque la disponibilità ad aumentare la quantità dei servizi, l’efficienza e ad agire con maggiore rigore, accettando il rischio di meccanismi sanzionatori.
L’Abruzzo è già commissariata da settembre 2008, ma l’indicazione che si dà nel Patto del presidente come eventuale commissario dovrebbe favorire un passaggio di poteri tra l’attuale commissario Gino Redigolo, il cui incarico scade il 31 dicembre, e Gianni Chiodi che dal 1º gennaio assumerà anche la carica di commissario per la ricostruzione post-terremoto. Potrebbe però non trattarsi di commissariamento. Infatti secondo il Patto siglato col governo, le Regioni già commissariate hanno la possibilità di presentare un nuovo piano di rientro «ai sensi della nuova disciplina». Se il piano verrà approvato cesserà anche il commissariamento. In questo caso l’assessore Venturoni potrebbe rivestire la sua carica con pieni poteri.
Adesso la partita si apre sulla ripartizione del fondo tra le singole Regioni. L’Abruzzo da sempre sostiene che le sue risorse, circa 2 miliardi 254 milioni nel 2009, sono sottostimate e non garantiscono i servizi. Sarà proprio questo l’argomento che l’assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni porterà ai suoi colleghi, cercando di far passare la tesi che i criteri per la divisione delle risorse non possono funzionare in un territorio complesso come quello abruzzese.
Ma nei rapporti tra Regioni stanno per entrare altri meccanismi. Per esempio quello dell’ourtsocing. Nei giorni scorsi il viceministro della Salute Ferruccio Fazio ha spiegato che le Regioni più virtuose, come la Lombardia, potrebbero, magari tramite la costituzione di apposite Fondazioni realizzate in collaborazione con le imprese private, partecipare ai bandi per la fornitura di strutture o servizi ad altre Regioni meno avanzate. Una proposta che «rientra nello spirito del federalismo» ha affermato Fazio.
Un’altra novità potrebbe riguardare l’introduzione nelle Asl di una nuova figura: quella di un direttore tecnico che si occupi di acquisti, gestione e manutenzione delle apparecchiature. La nuova figura professionale pensata dal ministero della Salute dovrebbe essere istituita con l’approvazione parlamentare di un emendamento al disegno di legge sul governo clinico.
Una cosa sola non cambierà. La supertassazione. Neanche se il governo si deciderà ad abbassare l’Irap alle imprese. Quella, ha detto Fazio, non riguarderà il campo della sanità.