Ottaviano Del Turco, ex governatore abruzzese

Sanitopoli, Del Turco assolto dall'associazione per delinquere

Al processo bis in appello rideterminata la condanna per l'ex governatore in 3 anni e 11 mesi. La difesa chiederà la revisione per la condanna di concussione. L'ex pm Trifuoggi: «Nulla da aggiungere sulla correttezza del processo»

PERUGIA. L'ex presidente della giunta regionaled'Abruzzo Ottaviano Del Turco è stato assolto dal reato di associazione per delinquere dalla Corte d'Appello di Perugia al termine del processo sulla cosiddetta Sanitopoli abruzzese. Il collegio ha rideterminato per lui la condanna in 3 anni e 11 mesi. Assolti con la stessa formula anche tutti gli altri imputati. Del Turco non era presente in aula al momento della lettura del dispositivo. Nella mattinata la Procura generale di Perugia aveva chiesto l'assoluzione dall'associazione per delinquere di Del Turco, e degli altri imputati coinvolti nel processo bis in corso nel capoluogo umbro sostenendo che all'epoca non c'era alcun clan in Abruzzo che tramava contro la sanità abruzzese.

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Per tutti il magistrato, al termine del suo intervento, aveva chiesto di rivedere al ribasso le condanne già inflitte in secondo grado all'Aquila. Nel dicembre del 2016 la Cassazione aveva confermato la condanna di Del Turco (presente in aula) per induzione indebita, ma aveva annullato con rinvio la condanna d'appello riguardante l'accusa più pesante, quella di associazione per delinquere. 

L'avvocato difensore Caiazza. «È caduto l'ennesimo pezzo della "famosa" montagna schiacciante di prove»: l'avvocato Giandomenico Caiazza commenta così l'assoluzione dell'ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco dall'accusa di associazione per delinquere. L'ex governatore è stato assistito anche dall'avvocato Pietro Gigliotti. «È stata esclusa perché insussistente anche l'associazione per delinquere - ha detto l'avvocato Caiazza - e dunque non c'è stata alcuna associazione per delinquere che si era impossessata della Regione Abruzzo pur essendo stata quella giunta defenestrata da questa iniziativa giudiziaria». Il legale si è detto «soddisfatto per questa importantissima conclusione». «Perché l'associazione per delinquere - ha aggiunto - era un architrave della vicenda». La difesa di Ottaviano Del Turco inoltre si prepara a chiedere la revisione del processo nel quale l'ex presidente della Regione è stato condannato per induzione indebita, ossia per la vecchia concussione per induzione modificata dalla Legge Severino, al termine dell'inchiesta sulla cosiddetta Sanitopoli.

L'ex pm Trifuoggi. «Non ho altro da aggiungere rispetto a quello che già dissi dopo la sentenza della Cassazione, e cioè che il passaggio di denaro c'è stato, e questo conferma la correttezza del processo». Commenta così l'ex procuratore capo della Procura di Pescara, Nicola Trifuoggi, che insieme ai pm Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli, diede vita al processo sulla Sanitopoli abruzzese. «Come avevo già affermato la Corte d'Appello di Perugia ha solo ricalcolato la pena dopo che era stato cancellato il reato di associazione per delinquere, ma si tratta di un argomento tecnico che ha solo rimodulato la condanna, condanna a 3 anni e 11 mesi che ora è definitiva e quindi andatevi a rileggere quello che dichiarai lo scorso dicembre che confermo in toto», chiude Trifuoggi. Trifuoggi aveva commentato la sentenza della Cassazione spiegando che «Sento che c'è gente che si accontenta del fatto che è caduto il reato di associazione per delinquere: ma quello non era il reato più grave, visto che è un reato che prevede cinque anni, mentre per le tangenti la pena massima è a otto anni. Quindi la concussione è evidente e definitivamente accertata. Presunte tangenti? No, chiariamolo una volta per tutte: sono tangenti. E per quanto riguarda le prescrizioni siamo di fronte ad un'ulteriore sconfitta della giustizia».