ABRUZZO
Scuole, screening studenti al via. Polemiche a Chieti: "Esclusi i bimbi dell'infanzia" / VIDEO
In 167.616 tornano in classe il 10 gennaio. La Regione firma l'ordinanza: la partecipazione ai test è volontaria. Ma la Cgil lancia l'allarme
PESCARA. In Abruzzo sono 167.616 gli studenti che, il 10 gennaio, tornano a scuola dopo le vacanze di Natale. Mentre i sindacati di categoria chiedono a gran voce di posticipare il rientro in classe a causa dell'aumento vertiginoso della curva dei contagi, la Regione ha dato inizio a una campagna di screening tra gli studenti.
L'ordinanza, la numero 1 del 2022 in materia di igiene e sanità, è stata firmata oggi dal presidente Marco Marsilio. Il provvedimento prevede la sospensione delle attività didattiche il 7 e l'8 gennaio (alcune scuole, infatti, avrebbero ripreso oggi le lezioni) e l'attivazione degli screening volontari in ambito scolastico. "E' consentito - si legge - l’impiego di test antigenici, purché caratterizzati dai seguenti livelli di performance analitica: sensibilità analitica ≥90%, specificità analitica ≥97%; la partecipazione della popolazione scolastica ha carattere volontario in ossequio alla normativa vigente in materia".
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A Chieti la Asl fa sapere che sono 77 i Comuni della provincia che hanno recepito l’invito a promuovere uno screening ad ampio raggio sulla popolazione scolastica di I e II grado alla vigilia della ripresa delle lezioni. Il mondo della scuola è costituito da 42 mila studenti e 15 mila tra docenti e personale Ata. L’attività di testing sarà garantita grazie alla disponibilità di 64mila tamponi rapidi messi a disposizione dalla Asl e dalla Regione Abruzzo. “Ci siamo attivati per contattare i sindaci e sollecitarli ad aderire alla nuova campagna - sottolinea il direttore generale della Asl Thomas Schael - sulla quale il Governo regionale concentra grande attenzione. La risposta degli amministratori è di ora in ora più massiccia, e permetterà di identificare e isolare eventuali nuovi positivi asintomatici”. I risultati dei tamponi saranno inseriti contestualmente sulla piattaforma messa a disposizione dalla Asl, che si fa carico anche delle attività di smaltimento dei materiali utilizzati a fine giornata, nonché della distribuzione dei tamponi acquistati. A tal proposito gli addetti incaricati dai Comuni che partecipano potranno ritirare ulteriori kit in caso di necessità alla farmacia dell’ospedale di Chieti fino alle ore 19 di sabato 8 gennaio.
Allo screening possono partecipare gli alunni dai 6 anni in su e il personale scolastico. La Asl sottolinea che possono rivolgersi ai paesi limitrofi tutti i ragazzi residenti nei Comuni che non partecipano alla campagna per ragioni organizzative e che nessuno sarà rimandato indietro. Ma è proprio l'esclusione dallo screening dei bambini e delle bambine della scuola dell'infanzia, in alcuni Comuni, che ha portato la Flc Cgil di Chieti, con il segretario provinciale Silvio Sorella, a chiedere l'intervento del direttore dell'ufficio scolastico regionale, del dirigente dell'Ambito territoriale provinciale di Chieti e del direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti.
"In alcuni Comuni, sembra per un intervento diretto della Asl Chieti, si è deciso lo screening per gli alunni di tutti gli ordini di scuola, in altri Comuni si è deciso arbitrariamente di escludere gli alunni delle scuole dell'infanzia - scrive Sorella - si tratta di una situazione paradossale e inaccettabile. Gli alunni devono essere trattati allo stesso modo. Non è possibile che vi siano discriminazioni, peraltro con argomentazioni che appaiono pretestuose, visti i diversi comportamenti. Questa situazione ha delle evidenti ricadute sul lavoro e sulla sicurezza del personale scolastico". La Flc Cgil Chieti chiede che che si intervenga "affinché vi sia un comportamento uniforme delle istituzioni preposte con uno screening fatto a tutti gli alunni di ogni ordine di scuola, compresi quelli dell'infanzia".