Senato, nuove memorie contro Villa Pini
La commissione Marino indaga su ipotesi di disservizi nell’assistenza ai pazienti.
PESCARA. Continuerà almeno per tutto il mese di luglio l’indagine della commissione d’inchiesta del Senato sull’attività del gruppo della sanità privata Villa Pini. Il lavoro dei 20 senatori guidati dal presidente della commissione, il Pd Ignazio Marino, non si esaurisce infatti con la lettera inviata alla procura di Chieti nella quale la commissione chiede ai magistrati di indagare su alcuni aspetti dell’attività del gruppo, ma proseguirà nei prossimi giorni. Dopo le audizioni dei sindacati, dei lavoratori, dei responsabili del gruppo (martedì scorso la commissione aveva ascoltato una lunga dichiarazione dall’ex amministratore di Villa Pini, Enzo Angelini, indagato dalla procura di Pescara nell’inchiesta sulle presunte tangenti della sanità regionale), dell’assessore regionale Lanfranco Venturoni e del commissario di governo Gino Redigolo, la commissione è in attesa di alcune memorie scritte, il cui invio è stato preannunciato da alcune delle persone audite.
A Palazzo Madama il riserbo è massimo, anche perché i membri della commissione sono vincolati al segreto istruttorio, ma è comunque trapelato che a mettere in allarme i senatori è stata una nota firmata da alcuni dipendenti nella quale venivano segnalati disservizi e problemi di tutela assistenziale ai riconverati. È stata quella nota a spingere il presidente Marino a chiedere l’intervento della procura teatina, «visto che», si dice a Palazzo Madama, «si facevano ipotesi di illeciti». A questo punto, sulla base delle memorie scritte preannunciate e sulla base delle informazioni già raccolte, entro fine mese la commissione deciderà se e come proseguire il lavoro. Soddisfazione del sindacato dalla cui iniziativa (una lettera firmata da 101 dipendenti) era partita la richiesta di intervento della commissione parlamentare d’inchiesta.
«Aspettiamo gli sviluppi», dice la responsabile della Cgil Angela Scottu, «anche perché la commissione ci ha comunicato che ritiene necessario un monitoraggio più prolungato della situazione». Durante il lavoro istruttorio di questi gorni la Commissione ha fatto anche verifiche sulla spesa sanitaria regionale e sull’appropriatezza delle prestazioni. È questo infatti uno dei compiti della commissione stabiliti dalla legge di istituzione nel 2008. Con il presidente Ignazio Marino siedono in Commissione i senatori Giuseppe Astore, Salvatore Mazzaracchio, Franca Biondelli, Fabio Rizzi, Maria Antezza, Dorina Bianchi, Laura Bianconi, Daniele Bosone, Raffaele Calabrò, Lionello Cosentino, Luigi D’Ambrosio Lettieri, Stefano De Lillo, Antonio Fosson, Vincenzo Galioto, Domenico Gramazio, Piergiorgio Massidda, Giovanni Pistorio, Donatella Poretti, Michele Saccomanno, Albertina Soliani. La commissione si muove in piena autonomia, può convocare tutti gli attori coinvolti nella vicenda e può acquisire ogni documento utile per l’indagine.
A Palazzo Madama il riserbo è massimo, anche perché i membri della commissione sono vincolati al segreto istruttorio, ma è comunque trapelato che a mettere in allarme i senatori è stata una nota firmata da alcuni dipendenti nella quale venivano segnalati disservizi e problemi di tutela assistenziale ai riconverati. È stata quella nota a spingere il presidente Marino a chiedere l’intervento della procura teatina, «visto che», si dice a Palazzo Madama, «si facevano ipotesi di illeciti». A questo punto, sulla base delle memorie scritte preannunciate e sulla base delle informazioni già raccolte, entro fine mese la commissione deciderà se e come proseguire il lavoro. Soddisfazione del sindacato dalla cui iniziativa (una lettera firmata da 101 dipendenti) era partita la richiesta di intervento della commissione parlamentare d’inchiesta.
«Aspettiamo gli sviluppi», dice la responsabile della Cgil Angela Scottu, «anche perché la commissione ci ha comunicato che ritiene necessario un monitoraggio più prolungato della situazione». Durante il lavoro istruttorio di questi gorni la Commissione ha fatto anche verifiche sulla spesa sanitaria regionale e sull’appropriatezza delle prestazioni. È questo infatti uno dei compiti della commissione stabiliti dalla legge di istituzione nel 2008. Con il presidente Ignazio Marino siedono in Commissione i senatori Giuseppe Astore, Salvatore Mazzaracchio, Franca Biondelli, Fabio Rizzi, Maria Antezza, Dorina Bianchi, Laura Bianconi, Daniele Bosone, Raffaele Calabrò, Lionello Cosentino, Luigi D’Ambrosio Lettieri, Stefano De Lillo, Antonio Fosson, Vincenzo Galioto, Domenico Gramazio, Piergiorgio Massidda, Giovanni Pistorio, Donatella Poretti, Michele Saccomanno, Albertina Soliani. La commissione si muove in piena autonomia, può convocare tutti gli attori coinvolti nella vicenda e può acquisire ogni documento utile per l’indagine.