ABRUZZO
Superbonus, la Regione chiede piccoli correttivi al nuovo drecreto
La maggioranza tira dritto per la sua strada. Bocciata la mozione dell'opposizione per salvaguardare le imprese
L'AQUILA. Bocciata la mozione dell'opposizione sul Superbonus 110%, via libera invece al documento sottoscritto dai consiglieri di maggioranza che propone piccoli correttivi al decreto governativo in materia.
Il documento è proposto in aula per mandare avanti un'alternativa a quello presentato dalle opposizioni che chiedeva l'abrogazione del decreto.
La mozione approvata - che raccoglie il consenso di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e "Valore è Abruzzo" - chiede al governo e al Parlamento di rafforzare e allargare la possibilità di far circolare i soli crediti esistenti e quelli che si genereranno fino alla conclusione dei cantieri in corso, allungando a 6 anni il termine per le compensazioni. Inoltre, si chiede di facilitare e accelerare le procedure per concedere prestiti Sace (Società per azioni controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze) alle imprese e di dare indicazioni alle aziende partecipate dallo Stato di acquistare i crediti fiscali derivanti da interventi edilizi in corso.
Il consigliere d'opposizione Francesco Taglieri (M5s) - promotore della mozione per impegnare la Regione a intervenire nei confronti del governo centrale per rivedere i paletti imposti al 110%, in particolare il tema della cessione dei crediti - attacca accusando il centrodestra a guida Fratelli d'Italia.
“Più che un Consiglio regionale straordinario è stato uno scontro tra Superpropaganda del centrodestra e Superbonus del M5S, sostenuto da tutta l’opposizione", dice Taglieri, "dal dibattito in aula è emerso chiaramente che il presidente Marsilio, così come la sua compagine politica, non ha capito nulla sul Superbonus, né tantomeno sugli altri bonus edilizi o sulle competenze che ogni grado istituzionale ha su di essi. Sembra che la legge questi signori non l’abbiano neanche letta e che siano venuti in aula con la competenza di chi ha fatto qualche ricerca sul web".
"Lo si evince anche dalla mozione della maggioranza", continua Taglieri, "un foglietto striminzito in cui sono state arrabattate alcune richieste che la Regione Abruzzo farà al Governo Meloni. Abbiamo votato contro questo “documento”, sia per il suo contenuto non attinente alla risoluzione delle reali problematiche generate dal Decreto n.11 del 16 febbraio 2023; sia per la forma: è imbarazzate che una maggioranza impegni se stessa a intercedere presso la propria compagine politica al governo centrale”.
“La nostra mozione", continua Taglieri, "conteneva argomentazioni sostenute da numeri oggettivi e chiedeva alla Giunta impegni precisi, basati sulle reali esigenze di imprese, lavoratori e cittadini. Ma nonostante questo è stata bocciata dalla maggioranza. Marsilio ha scelto di stare dalla parte del governo. Ha scelto, con tutta la sua maggioranza, di sostenere le scelte di Meloni e Giorgetti, nonostante siano state condannate dall’intero comparto edile".